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Il parere di Oracle

Risponde Lanfranco Brasca, Technology Director Italy - Cloud Engineering di Oracle

Quali sono oggi, secondo la vostra percezione, le principali esigenze delle imprese nel rivolgersi a un fornitore di servizi data center? 
Oracle ha una rete di Cloud Data Center Region mondiale in costante crescita, che attualmente conta 30 strutture disponibili “generally available” e 9 pianificate nel corso del 2021, tra le quali una Cloud Region sul suolo italiano. Le nostre Data Center Region garantiscono internamente bassissima latenza tra i vari servizi utilizzabili, uso efficiente e senza “over-subscription” delle risorse di rete e di CPU, larghezza di banda garantita e performance predicibili dei flussi di elaborazione dati, anche su database di enormi dimensioni.  Qui eroghiamo, tramite la nostra Oracle Cloud Infrastructure, diversi tipi di servizi volti a offrire al cliente la possibilità di sfruttare il potenziale delle applicazioni, dei database, delle piattaforme di sviluppo e analisi – fino ad arrivare a portare il nostro cloud pubblico gestito direttamente nel data center del cliente, con il modello Exadata Cloud@Customer, che offre un approccio single-tenant ma completamente gestito. In alcuni settori di mercato soggetti a forte regolamentazione, si rileva infatti un’attenzione elevata al tema della sovranità del dato, e alla capacità di garantire livelli di sicurezza e integrità massimi; tutto questo, chiaramente, è richiesto senza aumentare la complessità dell’IT, anzi possibilmente contenendola. Chiaramente a diversi clienti corrisponde un differente fabbisogno di risorse computazionali e di performance, il Cloud di Oracle è comunque in grado di soddisfare tutti i tipi di esigenza fino ai workload più estremi, che utilizzano enorme quantità di risorse computazionali e che vanno sotto il nome di High Performance Computing (HPC). Il cloud di Oracle è in grado di garantire a tutti i clienti anche requisiti di sicurezza, integrità e la certezza di poter focalizzare le proprie risorse del team IT per attività a valore per il business, riducendo il tempo da investire sulla gestione ordinaria di carichi di lavoro, patch e aggiornamenti. Questo è quello che offriamo con i nostri servizi cloud IaaS, PaaS e SaaS.  

La sostenibilità dei data center è un tema sempre più importante, sia per i provider sia per i loro clienti. Quali passi seguite, o consigliate, per avere data center con una sempre maggiore efficienza energetica? 
Il nostro pianeta è il più importante stakeholder a cui rendere conto. I nostri Cloud Data Center sono progettati adottando tecnologie e componenti ad alta efficienza; rendiamo noti ai clienti i dati di consumo energetico, emissioni, il PUE e li condividiamo anche con enti quali CDP che valutano la sostenibilità delle aziende quotate. Vogliamo che il nostro cloud sia pulito e aiuti i clienti a essere green: è molto importante per esempio poter garantire una totale elasticità, che consente al cliente di non dover gestire capacità extra, con i consumi che comportano, sapendo comunque di poter scalare in ogni momento. Ci siamo impegnati a fare in modo che entro il 2025 il nostro cloud sia alimentato al 100% da energie rinnovabili: alcune Region europee già sono progettate e alimentate in questo modo. Infine, puntiamo sulla circolarità: recupero, riuso, riciclo dei materiali degli hardware, progettazione che ottimizza il ciclo di vita e scelte di packaging, sono orientate in questo modo.  
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