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Capgemini, per l’Intelligenza Artificiale è l’ora dell’etica

Una ricerca indica che verranno premiate le aziende che mostrano di avere un approccio etico, equo e trasparente nell’adozione dell’IA

Tecnologie Trasformazione Digitale
Un approccio etico all’utilizzo dell'Intelligenza Artificiale sta diventando fondamentale per conquistare la fiducia delle persone. Lo rivela una ricerca del Capgemini Research Institute: oggi, consumatori, dipendenti e cittadini guardano con attenzione alla tecnologia dell’IA e sono pronti a favorire o penalizzare aziende che adottano determinati comportamenti. Gli intervistati hanno affermato che sarebbero più fedeli, disposti ad aumentare gli acquisti, o a sostenere le aziende che dimostrano di fare un uso etico dell’IA.

Lo studio, dal titolo "Why addressing ethical questions in AI will benefit organizations", ha coinvolto 1.580 manager di grandi aziende in 10 Paesi tra cui l’Italia, e oltre 4.400 consumatori in sei paesi. Tra le principali risultanze è in primo luogo emerso che le aziende che utilizzano eticamente l'IA saranno premiate: il 62% dei consumatori intervistati ha dichiarato di riporre una maggiore fiducia in un'azienda le cui interazioni con i sistemi di IA vengono percepite come etiche, il 59% che l’uso etico dell’IA aumenterebbe il proprio grado di fidelizzazione con un’azienda e il 55% che questo si tradurrebbe in un aumento dei prodotti acquistati e in un incremento dei feedback positivi sui social media. Ma quando le interazioni tra i sistemi di IA e i consumatori generano problemi di natura etica, questi minacciano sia la reputazione sia i profitti: il 41% degli intervistati ha dichiarato che si lamenterebbe qualora un'interazione con i sistemi di IA portasse a problemi etici, il 36% richiederebbe una spiegazione e il 34% smetterebbe di rivolgersi a tale azienda.
capgemini ethicsNon solo: consumatori, dipendenti e cittadini sono preoccupati per le questioni etiche legate all'IA e richiedono l’attuazione di forme di regolamentazione: quasi la metà degli intervistati (47%) ritiene di aver sperimentato almeno due tipi di utilizzo dell'IA che, negli ultimi 2-3 anni, hanno dato luogo a problemi etici. La maggior parte (74%) ha dichiarato di volere maggiore trasparenza quando si trova a usufruire di un servizio erogato tramite l'IA, mentre il 72% vuole sapere se la tecnologia li stia trattando in modo equo. Più di tre quarti dei consumatori (76%) ritiene che ci dovrebbe essere una regolamentazione aggiuntiva sull'utilizzo dell’IA da parte delle aziende. 

Non stupisce quindi rilevare che le aziende stanno iniziando a rendersi conto dell'importanza dell'etica nell’IA: il 51% dei manager ritiene che sia importante garantire l’etica e la trasparenza dei sistemi di IA. Le organizzazioni stanno anche adottando azioni concrete quando vengono poste loro questioni etiche. La ricerca ha rilevato che il 41% dei dirigenti senior riferisce di aver abbandonato completamente i sistemi di IA che sollevavano problemi etici. 

"Le organizzazioni oggi si trovano a un bivio nell'adozione dell'IA. Consumatori, dipendenti e cittadini sono sempre più disposti a interagire con questa tecnologia, ma allo stesso tempo sono consapevoli delle potenziali implicazioni etiche. Per conquistare la fiducia dei consumatori, le organizzazioni sono chiamate ad attuare sistemi e politiche etiche per l’utilizzo dell'IA. Non si tratta solo di un tema di compliance, ma di un’opportunità per generare benefici significativi in termini di fidelizzazione, engagement e riconoscimento", ha affermato Andrea Falleni, Managing Director, Capgemini Business Unit Italy. "Per raggiungere questi obiettivi, le organizzazioni devono dotarsi di una governance adeguata. Questo significa non solo definire un codice di condotta basato sui valori aziendali, ma anche adottare un approccio etico fin dalla fase strategica e soprattutto informare e supportare le persone nell’interazione con servizi e sistemi che utilizzano l’IA.”
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