Possono ancora crescere le giant companies che hanno rappresentato l’IT nel corso dell’ultimo ventennio? Ri-organizzazione, ri-allineamento, ipotizzare un nuovo percorso di crescita sostenibile in quella che si va definendo come l’era Post-PC, dove i new comers – Google, Amazon in primis - invadono spazi sempre più ampi nel settore enterprise.
Cloud, mobile, Big Data, i driver della new deal dell’informatica, mettono a dura prova il posizionamento degli incumbent. Dell viaggia verso il delisting e vede il proprio futuro all’interno di una logica privata, senza dover essere esposta alle pressioni di Wall Street. Non meno critica è la posizione di HP che da due anni a questa parte non riesce a segnare un trimestre in crescita. Nell’ultimo quarter, terminato il 30 aprile, il fatturato è diminuito del 10%, il risultato in assoluto più negativo registrato dal 2005. Dai 30,6 miliardi di dollari di fatturato dell’aprile 2012 si è scesi a 27,5 miliardi.
Per Meg Whitman, Ceo dell’azienda da ormai 20 mesi, si annunciano decisioni complesse. “Credo che vi siano ancora possibilità di crescita di fatturato, ma si dovrà attendere il 2014, ha affermato il Ceo la scorsa settimana. I miglioramenti finanziari, avverte, non saranno però lineari”, nel senso che non tutte le business line potranno garantire un ritorno di profitti, quanto meno nell’immediato. Per quanto riguarda il comparto PC è ormai chiaro che la riduzione dei costi non è più sufficiente.
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