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Safer Internet Day, per Microsoft in Italia protezione online insufficiente

Il 71% degli utenti internet italiani non possiede le competenze per proteggersi da una cybercriminalità sempre più sofisticata e ingannevole. Italia maglia nera, peggio solo Bosnia e Montenegro.

Tecnologie
Gli utenti italiani possono fare di meglio per proteggere la propria sicurezza online: è quanto emerge da una ricerca condotta da Microsoft in 27 paesi, europei e mediorientali, con lo scopo di analizzare la diffusione di strumenti e l'adozione di comportamenti online adeguati in occasione del Safer Internet Day, un evento organizzato nell'ambito di Insafe, l'iniziativa della Commissione Europea per incrementare il livello di consapevolezza dei problemi di sicurezza legati a internet.
In Italia, solo il 2% degli utenti Internet ha la piena consapevolezza dei rischi della rete e le conoscenze per proteggersi, e il 71% dispone di una protezione online di base, ma non possiede le competenze adeguate per difendersi dalle minacce sempre più sofisticate della cybercriminalità, quali il phishing e il furto di identità.
Per analizzare il fenomeno, Microsoft ha stilato un Indice di Sicurezza, il Microsoft Computing Safety Index (Mcsi) ed in una scala predefinita 1 a 100, il punteggio medio dei 27 Paesi coinvolti è stato pari a 44.
L'Italia ha ottenuto un punteggio medio di 39, superiore solo a quello di Bosnia (36) e Montenegro (38). La palma di Paese più sicuro va alla Slovacchia con 56 ed alla Finlandia con 50.
I risultati del sondaggio dimostrano che, sebbene numerosi utenti utilizzino firewall, software antivirus e password complesse, spesso non dispongono di informazioni sulle azioni e sugli strumenti che contribuiscono a proteggere dalle minacce di tipo social engineering, che ingannano le vittime a scopo di furto.
In particolare è emerso che oltre metà (60%) degli intervistati non si informa su come prevenire eventuali furti di identità e il 79% non conosce le procedure più innovative da eseguire per proteggere la propria reputazione online. È necessario quindi che gli utenti Internet adottino misure adeguate per salvaguardare il proprio stile di vita digitale.
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