Lo specialista di prodotti di videoconferenza ha deciso di accettare l'offerta del fondo di investimento, leggermente superiore a quella a suo tempo avanzata da Mitel.
Sembrava tutto fatto per il
passaggio di
Polycom sotto il controllo di
Mitel. Invece, con un colpo di scena dell'ultimo minuto, lo specialista di prodotti di
videoconferenza ha scelto di accettare l'offerta di 2 miliardi di dollari avanzata dal fondo di investimenti
Siris Capital, appena superiore a quella da 1,96 miliardi messa sul tavolo dal big della
comunicazione unificata.
Mitel ha formalmente rinunciato a rilanciare, sottolineando come la proposta economica fatta lo scorso aprile fosse il risultato di un’attenta due diligence e un rialzo non avrebbe oggi senso né per l'azienda né per i propri investitori. Polycom pagherà una penale di 60 milioni di dollari.
Questa decisione pone termine a una negoziazione avviata già nell'ottobre 2015, quando l'investitore
Elliott Management decise di alzare la partecipazione in entrambe le aziende, sollecitando per una fusione, che avrebbe offerto vantaggi tanto agli azionisti quanto ai clienti. Il merge avrebbe prodotto una realtà da 2,4 miliardi di dollari ti giro d'affari e circa 7700 dipendenti, operanti in 47 delle 50 più importanti economie al mondo.
Accettando l'ultima offerta da 2 miliardi di dollari, Polycom ha scelto la via di rimanere una società privata e indipendente, affidandosi a un fondo di investimento già presente sul mercato delle
telecomunicazioni mission-critical.
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