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Al via la comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini Iva

Parte la comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva. Tempi e limiti per l'invio telematico dei dati all'Agenzia delle Entrate.

Tecnologie
Con il provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate di oggi, viene data attuazione all'obbligo di comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini Iva di importo non inferiore a 3mila euro.
Questo limite circoscrive l'adempimento a una ristretta platea dei titolari di partita Iva, con esclusione di fatto dei soggetti di minori dimensioni (che rappresentano oltre il 90 per cento degli operatori economici).
Nel primo periodo d'applicazione, sono escluse anche le operazioni Iva non soggette all'obbligo di emissione della fattura effettuate fino al 30 aprile 2011, come, per esempio, quelle riguardanti il commercio al dettaglio.
Sempre in quest'ottica, non rientrano nell'obbligo comunicativo le operazioni già monitorate dall'Amministrazione finanziaria, come stabilito dallo Statuto del contribuente.
Le informazioni da comunicare sono solo quelle essenziali per l'individuazione dei soggetti e delle operazioni mentre l'invio telematico deve essere effettuato entro il 30 aprile dell'anno successivo a quello cui si riferiscono le operazioni.   

Cosa va comunicato
Vanno comunicate le cessioni di beni e le prestazioni di servizi rese e ricevute, per le quali, nel corso del periodo d'imposta, i corrispettivi dovuti dal cessionario o committente, o al cedente o prestatore, secondo le  condizioni contrattuali, hanno superato la soglia dei 3mila Euro, al netto dell'imposta applicata. Questa soglia è elevata a 3.600 Euro, comprensiva dell'imposta sul valore aggiunto, per le operazioni non soggette all'obbligo di fatturazione, vale a dire la maggior parte di quelle per quelle in cui il cessionario o il committente risulti essere  il consumatore finale (operazioni business to consumer).   

Contratti di appalto e fornitura
Per i contratti di appalto, fornitura, somministrazione e gli altri contratti da cui derivano corrispettivi periodici, la comunicazione deve essere effettuata soltanto qualora i corrispettivi dovuti in un intero anno solare siano di importo complessivo non inferiore ai 3mila Euro.
Per i contratti tra loro collegati va, invece, considerato, ai fini del calcolo del limite, l'ammontare complessivo dei corrispettivi previsti per tutti i predetti contratti.

Applicazione graduale
Al fine di garantire la graduale introduzione dell'obbligo comunicativo e assicurare, al tempo stesso, sin dalla sua prima attuazione, la disponibilità dei dati necessari a contrastare i fenomeni evasivi e di frode di maggiore rilevanza anche dal punto di vista economico, per il  periodo d'imposta 2010 è stata innalzata la soglia a 25.000 Euro e  ampliato il termine entro cui deve essere effettuata la comunicazione fino al 31 ottobre 2011; comunicazione, peraltro, limitata alle sole operazioni effettuate tra soggetti Iva (operazioni business to business). 
La trasmissione deve avvenire tramite il servizio telematico Entratel ovvero Internet (Fisconline), avvalendosi degli intermediari abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni
Il testo del Provvedimento è disponibile sul sito Internet dell'Agenzia delle Entrate, all'interno della sezione "Provvedimenti, Circolari e Risoluzioni".
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