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Istat: Pil sale dell'1,5% annuo, disoccupazione all'11,3

Il tasso di disoccupazione giovanile si attesta al 35,5% (+0,3 punti).

Mercato e Lavoro
Secondo gli ultimi dati dell'Istat nel secondo trimestre del 2017 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,5% nei confronti del secondo trimestre del 2016.
Sia la crescita congiunturale del PIL, sia quella tendenziale sono rimaste invariate rispetto alle stime preliminari diffuse il 16 agosto scorso.
Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna registrano aumenti, con una crescita dello 0,2% dei consumi finali nazionali e dello 0,7% gli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono cresciute, rispettivamente, dello 0,7% e dello 0,6%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,3 punti percentuali alla crescita del PIL (+0,2 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, +0,1 gli investimenti fissi lordi e contributo nullo della spesa della Pubblica Amministrazione, PA). Anche la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del PIL (+0,1 punti percentuali), mentre il contributo della domanda estera netta è risultato nullo.
Si registrano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto dell'industria (+0,6%) e dei servizi (+0,4%), mentre il valore aggiunto dell'agricoltura è diminuito del 2,2%.
Sempre secondo i dati Istat a luglio 2017 la stima degli occupati cresce dello 0,3% rispetto a giugno (+59 mila), confermando la persistenza della fase di espansione occupazionale.
Negli ultimi due mesi il numero di occupati ha superato il livello di 23 milioni di unità, soglia oltrepassata solo nel 2008, prima dell'inizio della lunga crisi. Il tasso di occupazione sale al 58,0% (+0,1 punti percentuali).
La crescita congiunturale dell'occupazione interessa tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni ed è interamente dovuta alla componente maschile, mentre per le donne, dopo l'incremento del mese precedente, si registra un calo. Aumentano sia i lavoratori dipendenti sia gli indipendenti.
Nel periodo maggio-luglio si registra una crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,3%, +65 mila), determinata dall'aumento dei dipendenti, sia permanenti sia, in misura prevalente, a termine. L'aumento riguarda entrambe le componenti di genere e si concentra esclusivamente tra gli over 50.
Dopo il calo di giugno, la stima delle persone in cerca di occupazione a luglio cresce del 2,1% (+61 mila). L'aumento della disoccupazione è attribuibile esclusivamente alla componente femminile e interessa tutte le classi di età, mentre si registra una stabilità tra gli uomini.
Il tasso di disoccupazione sale all'11,3% (+0,2 punti percentuali), quello giovanile si attesta al 35,5% (+0,3 punti).
La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a luglio è in forte calo (-0,9%, -115 mila), confermando la tendenza in atto da metà 2013. La diminuzione nell'ultimo mese interessa principalmente gli uomini e in misura minore le donne, distribuendosi tra tutte le classi di età. Il tasso di inattività si attesta al 34,4%, in calo di 0,3 punti percentuali rispetto a giugno.
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