L'applicazione adottata dall'inglese Barclays utilizza sensori in grado di percepire le variazioni in termini di calore corporeo e movimento dando così modo di sapere quanto tempo il singolo lavoratore trascorre al proprio desk

L'IoT entra in banca, ma in questo caso si tratta di un'applicazione, OccupEye, che potrebbe non essere gradita a tutti. L'applicazione adottata dall'inglese Barclays utilizza sensori in grado di percepire le variazioni in termini di calore corporeo e movimento dando così modo di sapere quanto tempo il singolo lavoratore trascorre presso il proprio desk.
La banca afferma di avere reso a conoscenza del nuovo sistema di rilevazione presenza sia i dipendenti che il sindacato, ma il tutto sembra si sia rivelato una vera sorpresa per i dipendenti quando hanno scoperto che sotto i loro tavoli era stata una posizionata una scatola nera. Tuttavia, nonostante il servizio esponga Barclay all'accusa di mettere in atto comportamenti da Grande Fratello, la decisione non è stata sinora osteggiata.
L'obiettivo di Barclays non è tanto il controllo dei dipendenti, affermano i dirigenti. L'applicazione IoT servirebbe piuttosto ad ottimizzare gli spazi di lavoro, o meglio a capire se vi sono possibilità di diurre gli attuali spazi fisici a disposizione dei dipendenti. "Tutto questo non ha nulla a che fare con la produttività dei dipendenti. Serve a ridurre i costi generali trovando soluzioni che consentano di ridurre i costi associati alle singole postazioni rendendo così lo spazio di lavoro più flessibile ed efficiente".
La Barclays non è l'unica banca ad avere iniziato ad utilizzare servizi di monitoraggio della postazione di laoro. Secondo la stampa inglese anche Lloyd Banking avrebbe installato applicazioni di questo tipo. Quest'ultima dichiara che il servizio rientra tra le attività avviate all'interno dell'organizzazione per arrivare a ridurre i costi dei propri spazi lavorativi fino a 100 milioni di sterline l'anno.
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