In base a uno studio condotto da Opinion Matters, un approccio orientato allo sviluppo durevole permette di ridurre il costo totale di possesso del 34%.
Purtroppo, anche quando si riflette sull'ambiente, spesso prevalgono le considerazioni di tipo economico. In campo tecnologico, il primo fattore che motiva l'approccio responsabile allo sviluppo durevole nell'acquisizione di terminali mobili è il possibile risparmio che si può ottenere sul costo totale di possesso. Lo conferma un recente studio realizzato da Opinion Matters e sostenuto da Panasonic Business, in base al quale il 34% dei decisori d'acquisto It coinvolti ha espresso questo tipo di priorità. Il sentimento ambientalista e certamente diffuso, tanto è vero che il 96% delle imprese dichiara di giudicare importante l'acquisto di It in modo responsabile e il 56% lo ha effettivamente fatto nel corso degli ultimi tre anni. Il concetto si declina soprattutto nella scelta di criteri che privilegiano aspetti come la durevolezza dei terminali. L'utilizzo di un approccio di questo genere serve a prolungare fino a 2 anni il ciclo di vita di tablet, smartphone e portatili. Le aziende guardano alla riduzione dei costi soprattutto in riferimento all'acquisto di nuovi terminali. Altri elementi presi in considerazione, tuttavia, riguardano il riciclaggio dei dispositivi, la riduzione delle spese legate alle batterie e quella più complessiva legata al costo totale di possesso.
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