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Il Governo cancella i buoni lavoro

Il governo ha deciso di cancellarli sia per le imprese che per le e famiglie in moda da evitare il referendum. Chi li ha già potrà usarli fino alla fine dell’anno.

Mercato e Lavoro
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sui voucher che prevede l'abolizione totale dei buoni per pagare i lavoratori a ore, sia per le imprese che per le famiglie. 
Il ministro Poletti ha affermato: "Il Jobs Act non c'entra niente con i voucher, la loro storia viene da lontano: sono nati come uno strumento molto finalizzato e poi i vari Governi ne hanno ampliato l'ultilizzabilità, in particolare quelli di Monti e di Letta. A fronte di ciò abbiamo pensato che sia più efficace abrogare del tutto queste norme, aprendo un tavolo di confronto con le organizzazioni delle imprese e quelle dei lavoratori, per affrontare il tema della regolazione del lavoro occasionale e discontinuo.Da questo punto di vista abbiamo già un dialogo aperto, un tavolo di confronto".
Tuttavia è stata prevista una fase transitoria «per evitare impatti negativi», in pratica dall’entrata in vigore del decreto chi ha comperato i buoni lavoro potrà utilizzarli sino alla fine dell’anno. Dal 2018 poi saranno aboliti del tutto.
Contrarie le imprese all'improvvisa decisione del Governo. “La CNA è totalmente contraria all’abolizione dei voucher in questo quadro regolamentare che non consente alle imprese, soprattutto piccole, di far fronte ai picchi di attività operando con facilità e assicurando ai lavoratori le garanzie contrattuali e previdenziali. Si tratta di una decisione che alimenta il sommerso e danneggia imprenditori e lavoratori”. Lo dichiara il presidente nazionale della CNA, Daniele Vaccarino.
"I voucher erano l'unico strumento legale, tracciabile, soggetto a copertura Inps e Inail, e idoneo a coprire prestazioni saltuarie e occasionali anche nelle imprese. E la scelta della loro cancellazione, che sembra legata più alla volontà di evitare il referendum che ad una valutazione di merito, crea un vuoto non tenendo conto che quelle prestazioni sono comunque presenti nelle imprese. Una vicenda giunta, dunque, ad un epilogo ancor più paradossale se si considera che nei settori rappresentati da Confcommercio, in particolare nel turismo e nella ristorazione, dove peraltro l'occupazione stabile è cresciuta, i voucher erano uno strumento molto apprezzato soprattutto perché consentivano di operare legalmente e con semplicità": questo il commento di Confcommercio al decreto legge per l'abolizione dei voucher approvato dal Consiglio dei Ministri.

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