Il software storage Hadoop per l'analisi in tempo reale di grandi volumi di dati può essere utilizzato per il monitoraggio delle infrastrutture IoT
Per tutti gli estimatori dell'open source, Kudu non è un prodotto nuovo: presentato nel 2015 proprio da Cloudera, che lo ha poi donato alla Apache Software Foundation, è il motore di storage “nativo” di Hadoop, adatto sia per le attività accesso ai dati random a bassa latenza, sia per applicazioni di analytics in tempo reale. Può lavorare con applicazioni mission-critical in cluster con centinaia di nodi, che gestiscono diversi milioni di inserimenti al secondo. I casi d'uso supportati includono le analisi su dati storici e statistiche, ma lo storage engine dà il meglio in tutti quei casi che richiedono scansioni analitiche veloci e su larga scala, come il monitoraggio delle infrastrutture IoT e il reporting online.