Segnali positivi dall’economia milanese per la metà delle imprese per le quali, nell’ultimo anno, sono cresciuti gli affari. Stabile il business per oltre una impresa su quattro (28,9%) mentre la situazione è ancora difficile per il 14%. Tra i temi principali per il futuro della città le imprese individuano il bisogno di maggiore semplificazione e la riduzione dei costi, sicurezza e vivibilità. Per una Milano che immaginano sempre più europea, vivibile e multietnica ma polarizzata tra benessere e povertà, con rischi temuti per sicurezza e degrado, che deve puntare ancora di più sui giovani. Emerge da un’indagine della Camera di commercio di Milano. Le imprese attive a Milano sono circa 297 mila (il 5,7% del totale nazionale di quasi 5,2 milioni), Milano si colloca al secondo posto nella classifica delle province italiane dopo Roma che è prima con circa 350 mila imprese (6,8%). Milano è prima però per numero di addetti con oltre 1,9 milioni mentre Roma, che è seconda, si ferma a 1,5 milioni. I settori che pesano di più a Milano sono il commercio (25,2% tra dettaglio e ingrosso), le costruzioni (13,6%), le attività immobiliari (10,2%), il manifatturiero (9,9%), le attività professionali e scientifiche (8,3%) e i servizi di alloggio e ristorazione (6,3%). Soddisfatte dell’andamento degli affari il 48% delle imprese milanesi tra chi cresce abbastanza, molto e moltissimo. Crescita bassa per il 28,9% mentre gli affari non vanno bene per il 14,4%. 2017: le aspettative per la propria impresa. Per un’impresa su quattro (24,5%) non ci saranno cambiamenti rispetto al 2016. Il 46% si aspetta invece miglioramenti, per il 18,2% gli affari miglioreranno addirittura tra il 10% e 20% in più, per quasi un’impresa su venti (3,8%) di oltre il 20%. Il 16% si aspetta affari in diminuzione in media di circa il 10%. I temi principali per il futuro di Milano? Minori costi, semplificazione ed aiuti per le imprese per il 21,5% e poi vivibilità (20,5%) e sicurezza (20,1%). Un ruolo maggiore per i giovani la priorità per l’11,5% e puntare su ricerca e innovazione per il 10,2%. Gli immigrati e la necessità di integrazione il tema urbano più importante per il 6,7%.
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