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Hpe e la nuova frontiera del Memory-Driven Computing

Basata sulla logica denominata Memory Driven Computing, la tecnologia tende sfruttare in primo luogo la memoria anziché la potenza di calcolo

Tecnologie
All'interno del programma di ricerca The Machine, Hpe ha annunciato di avere messo a punto una nuova architettura basata sulla logica denominata Memory Driven Computing, tecnologia che tende sfruttare in primo luogo la memoria anziché la potenza di calcolo per ottenere incrementi di prestazioni ed efficienza attualmente impossibili da raggiungere.

the-machine-frueher-entwurf-1200.jpgL'architettura si basa su una serie di nodi di calcolo che accedono a un pool condiviso di Fabric-Attached Memory mentre il sistema operativo è una versione di Linux ottimizzata che  gira su un SoC (System on a Chip) customizzato; la comunicazione sfrutta infine tecnologica fotonica/ottica
“Abbiamo tagliato un importante traguardo nel progetto di ricerca The Machine, uno dei più grandi e complessi progetti di ricerca nella storia della nostra azienda”, ha dichiarato Antonio Neri, Executive Vice President e General Manager dell'Enterprise Group di HPE. “Con questo prototipo abbiamo dimostrato le potenzialità del Memory-Driven Computing, aprendo le porte alla rapida innovazione".

Nel corso della fase progettuale del prototipo le simulazioni hanno stimato che la velocità di questa architettura potrebbe migliorare le attuali capacità computazionali di svariati ordini di grandezza. La società ha fatto girare nuovi tool di programmazione software su prodotti esistenti dimostrando tempi di esecuzione fino a 8.000 volte più veloci su una varietà di carichi elaborativi. HPE si aspetta di continuare a ottenere risultati simili ampliando la capacità del prototipo in termini di nodi e memoria.

"L'architettura Memory-Driven Computing - affermano in Hpe - ha il pregio della scalabilità. Può essere infatti utilizzata a partire dai piccoli dispositivi IoT fino agli ambienti exascale, ponendosi come base ideale per una ampia gamma di workload emergenti in ambito HPC e a utilizzo intensivo di dati, compresa l'analisi di big data".
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