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Accenture, ecco come cambia il settore assicurativo

Insurer of Change, un nuovo modello di business che mira all'integrazione dell’innovazione tecnologica su tutta la catena del valore

Trasformazione Digitale
In un contesto globale in lenta ripresa dalla crisi economica, i risultati ottenuti dal mercato assicurativo italiano continuano ad essere positivi, seppur con tassi di crescita ridotti rispetto agli anni precedent. E' quanto è stato oggi affermato nel corso dell'Insurance Day 206, evento dedicato al settore assicurativo organizzato da Accenture. 

Secondo ANIA in Italia, nel 2015 i premi raccolti dalle Compagnie assicurative si attestano intorno ai 146,9 miliardi di euro, con un tasso di crescita ancora tra i più elevati rispetto a quello dei principali paesi europei (+2,5% in Italia, +2,1% in UK, +2,4% in Francia e 3,3% in Spagna). Il comparto Vita ha registrato nel 2015 una crescita del +4,0% rispetto al 2014, mentre il comparto Danni registra una contrazione del -1,8% rispetto al 2014 dovuta soprattutto al peggioramento della raccolta nel comparto Auto.A partire dal 2016, si prevede una contrazione del trend (raccolta premi: -7,1%), a causa dell’inversione di tendenza relativa al comparto Vita, (raccolta premi -9,0%), che ha guidato il mercato negli ultimi anni.

Il settore, affermano in Accenture, è condizionato da forti effetti disruptive, che mettono i player di fronte a sfide senza precedenti. Oltre a numerose Fintech (Start-up che sviluppano tecnologie per il settore assicurativo) e player digitali che si affacciano sul panorama assicurativo, anche alcune Compagnie tradizionali stanno sfruttando l’innovazione tecnologica per trasformare la loro catena del valore ed avvicinarsi sempre di più al nuovo linguaggio del Cliente.

Non mancano esempi concreti degli effetti di questo nuovo scenario: dalla compagnia statunitense Progressive, che ha stipulato un accordo con l’italiana Generali per rafforzare le rispettive competenze nell’ambito dei Data Analytics e potenziare l’offerta di prodotti personalizzati (soprattutto grazie alla telematica), a TROV, player statunitense che ha sviluppato un nuovo ed innovativo modello di underwriting (l’attività specifica delle assicurazioni relativa alla selezione e valutazione del rischio delle polizze vendute ai clienti) “on demand”, quindi su richiesta, completamente personalizzabile e a breve termine. (TROV ha recentemente siglato una partnership con MunichRe per il mercato statunitense, per la distribuzione della sua soluzione nei 50 stati americani nel corso del 2017).

Uno scenario, quello descritto, che incentiva gli investimenti in nuova tecnologia: il valore della tecnologia applicata al settore assicurativo è, infatti, triplicato a livello globale, passando da circa 0,8 miliardi nel 2014 a circa 2,7 miliardi nel 2015, denotando un tasso di crescita superiore rispetto agli investimenti complessivi in Fintech (da 12,7 miliardi nel 2014 a 22,3 miliardi nel 2015).

Lo studio annuale “Accenture Technology Vision”, individua una serie di fattori tecnologici che emergono come abilitanti  la sostenibilità futura del business asicurativo:
  • Intelligence automation: il 90% degli executive assicurativi italiani ritiene che l’intelligenza artificiale verrà integrata in ogni aspetto del business per garantire una riduzione dei costi, l’aumento dell’efficienza operativa e principalmente l’innovazione e la creazione di nuovi modelli di business;
  • Platform Economy: il 94% degli intervistati considera l’organizzazione «platform based» (ossia basata sulle collaborazioni con un ecosistema esterno) come la base per nuove opportunità di crescita e per un cambio del modo di fare business delle imprese;
  • Liquid Workforce: le organizzazioni che investono in innovazione sono oggi alla ricerca di tecnologia che non sia solo più «disruptive», ma che funzioni anche come facilitatore per la trasformazione delle persone, dei progetti e delle intere organizzazioni in un sistema altamente adattabile. Il 97% degli intervistati considera fondamentale disporre di una forza lavoro più fluida e flessibile per meglio supportare l’innovazione
  • Digital Trust: La pervasività delle nuove tecnologie solleva nuove potenziali problematiche di rischio digitale. Il 77% degli intervistati considera le tematiche di sicurezza e privacy come componenti fondamentali del nuovo contesto. Senza fiducia, le imprese non possono condividere e utilizzare i dati, e i sistemi di sicurezza più avanzati rappresentano un modo per rafforzare le relazioni con i clienti attraverso una maggiore sicurezza
  • Predictable Disruption: Ogni azienda oggi è consapevole del potere di trasformazione del digitale. L’84% degli intervistati ritiene prioritario reinventarsi ed evolvere prima di essere rivoluzionate dall’esterno
Ecco, quindi, che Accenture individua un nuovo modello di business assicurativo, per il quale l'azienda ha coniato il termine Insurer of Change, che mira sull'integrazione delll’innovazione tecnologica nella catena del valore assicurativa, dalla Customer Experience digitale all’Internet of Things e gli ecosistemi fino a Big Data & Analytics e Artificial Intelligence. Il modello, secondo Accenture, ruota attorno a quattro direttirici strategiche:

  • Digitale: essere «digital outside» mettere il cliente al centro evolvendo i canali anche se a doppia velocità, sperimentando sui canali «digitali» e avviando una trasformazione strutturata dei canali tradizionali
  • Connesso: integrare business e tecnologia per un servizio esteso al cliente e connettersi con il mondo esterno dell’innovazione creando ecosistemi a partire da nuove partneship e dall’InsurTech
  • Information Driven: più che avere i migliori strumenti e le migliori competenze di Analytics e Big Data, essere “Information Driven” vuol dire adottare in maniera pervasiva l’utilizzo dei dati fino a supportare tutte le decisioni di business in logica «insight driven» a tutti i livelli dell’azienda
  • Automated: una compagnia con processi altamente automatizzati che sfruttino l’Artificial Intelligence (Robotica, Cognitive Computing, Machine Learning, ecc.) e il Blockchain per una riduzione strutturale dei costi e una riallocazione delle risorse sulle attività strategiche





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