Il mercato mondiale dei server mostra un andamento positivo, ma la crescita procede a un ritmo piuttosto rallentato. Nel secondo trimestre 2016, le vendite sono aumentate del 2% su base annuale, per un totale di 2,7 milioni di unità. In termini di valore, tuttavia, l'incremento si ferma allo 0,8%, per un volume complessivo di 13,6 miliardi di dollari, in base alle cifre comunicate da Gartner. Tutte le aree geografiche hanno visto ribassarsi le quantità di consegne, a eccezione dell'Asia-Pacifico (+ 5,6%) e del Nord America (+ 3%). In termini di valore, solo l'Asia-Pacifico e l'Europa dell'Est sono cresciute, rispettivamente del 6,1 e dell’1%. Nel segmento delle macchine x86, Dell si riprende la vetta della classifica di fronte a Hpe, con 529.000 macchine vendute, equivalenti a una crescita annua quasi del 9% e un market share del 19,2%. La rivale ha dovuto subire una caduta del 18,7% in volume e una perdita di 4 punti percentuali in termini di quote di mercato (17,2%). Hpe conserva la leadership in termini di valore, nonostante un calo del 6,4% e un valore complessivo di 3,2 miliardi di dollari. Qui Dell, pur registrando una crescita del 10%, ha generato solo 2,6 miliardi di dollari. Alle loro spalle, Ibm continua a perdere terreno, con introiti in ribasso del 34,4% e l'uscita dalle top 5 in termini di volume. Come già successo per gli smartphone, anche nei server sono i fabbricanti cinesi a far parlare di sé. Il volume, tre delle prime cinque aziende vengono da lì. Huawei è cresciuta del 14%, vendendo 139.000 unita. Dietro si è fatta largo Inspur, con un aumento delle vendite del 47%, per un totale di 120.000 pezzi. Nel segmento dei sistemi Unix, in calo del 15,5% in volume, Ibm, Oracle e Hpe costituiscono il trio di testa, davanti a Fujitsu e H3C Technologies.
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