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Deloitte, ecco gli ostacoli all'adozione del cloud

Solo il 43% delle aziende europee è convinto che il cloud possa supportare le iniziative di digital tranformation e di data management

Cloud
Qual è il legame tra gli investimenti che le aziende stanno facendo con l'obiettivo di una trasformazione digitale? Quale importanza e strategicità riveste l'inftrastruttura as a service nel supportare il cambiamento in atto? Secondo l'indagine europea promossa da Deloitte - “Digital Transformation Drives Customer Management” - due aziende su tre (65%) in EMEA si considerano un'impresa digitale, ma solo il 43% di queste è convinto che la propria strategia cloud possa supportare le iniziative di digital tranformation e di data management pianificate per i successivi 12-24 mesi.

Per quanto riguarda gli ostacoli che le aziende europee pensano possano frenare l'evoluzione verso il cambiamento il 41% li individua nell'eterogeneità delle piattaforme tecnologiche in utilizzo. Il problema della gestione dei dati complica ulteriormente le cose: un terzo degli intervistati indica, infatti, la necessità di superare i silos di dati, mentre il 30% evidenzia la difficoltà nell'avere una vista unica del cliente a causa della molteplicità dei formati dei dati.

"Elaborando una quantità e una varietà di dati crescente proveniente da applicazioni aziendali, applicazioni cloud e da fornitori di dati terze parti, affermano gli autori del report, si aumenta la probabilità di ottenere dati incompleti, incoerenti, non controllati e non protetti. Il risultato è la reale difficoltà di ottenere un valore reale, mentre il raggiungimento di obiettivi digitali deve partire da un investimento in nuovi approcci basati sui dat"i.

Un ulteriore difficoltà viene rilevata nel disallineamento, in termini di visione ed evoluzione, tra i responsabili IT e i CXO: secondo il 28% degli intervistati questa discrepanza crea un ostacolo al miglioramento delle prestazioni. Complessità ulteriore arriva dalla sicurezza: il (40%) afferma che la Cyber Security e l'offerta di un'esperienza omnicanale continuativa (36%) costituiranno nei prossimi mesi una minaccia per le aziende. Ma è una complessità che si dovrà comunque gestire e risolvere poiché il  (72%) crede che una visione completa sul cliente sia un importante differenziatore per le aziende nei confronti delle aspettative digitali dei propri clienti: il 43% valuta l'esperienza omnicanale coerente e senza interruzioni un valore imprescindibile e più della metà (52%) afferma che l'efficienza del servizio al cliente fa da volano per investimenti in ambito tecnologico ed è tra i principali obiettivi aziendali.

"Nel panorama digitale odierno è fondamentale che le aziende siano in grado di fornire una customer experience coerente e integrata, afferma Alfredo Maria Garibaldi, partner di Deloitte. Anche se i responsabili IT e le aziende riconoscono che la gestione e l'analisi dei dati siano una parte vitale del processo, il nostro report evidenzia una generale mancanza di fiducia nelle strategie digitali. Affinché possano essere in grado di selezionare ed elaborare le informazioni rilevanti in modo rapido e efficiente, le aziende devono dare la priorità a investimenti che consolidino i processi di gestione dei dati per arrivare a una trasformazione digitale efficace e un processo decisionale analitico rendendole di fatto Insight Driven Company".

Aziende e responsabili IT devono, quindi, investire nel miglioramento del data management e nelle strategie cloud, guidate dal desiderio di accelerare i processi di decision making (53% delle aziende) e di ridurre i costi operativi (più del 45%). Circa il 34% cita anche il bisogno di migliorare il targeting individuale verso interi segmenti di clienti.

"Un time-to-value più rapido (30%) e una maggiore agilità (29%), unitamente ai benefici economici, spingono verso un approccio di gestione dei dati cloud o ibrido. Nel corso dei prossimi 12-24 mesi, concludono gli autori del report, il 56% dei responsabili IT e delle aziende segnala di voler adottare un approccio cloud ibrido, mentre meno di un quinto degli intervistati sta pianificando l'utilizzo di piattaforme on-premise per le future implementazioni.
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