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Industry 4.0, in Italia vale 1,2 miliardi di euro

Il 66% del mercato è rappresentato da progetti di Industrial Internet of Things, seguito da Industrial Analytics (23%) e Cloud Manufacturing (10%)

Tecnologie
Secondo le ultime rilevazioni dell’Osservatorio del Politecnico, i progetti di Smart Manufacturing in Italia nel 2015 valgono circa 1,2 miliardi di euro, di cui l’81% realizzato verso imprese italiane e il resto come export, sostenuti in larga parte da grandi imprese. I dati del Politecnico considerano il valore dei progetti realizzati da imprese italiane nelle tecnologie dell'Industrial Internet of Things, Industrial Analytics e Cloud Manufacturing.

I settori più attivi sono quelli dei Macchinari, il comparto Automotive e, più staccati, Aeronautica e Difesa. Il 66% del mercato è rappresentato da progetti di Industrial Internet of Things, che vale 790 milioni di euro, seguito da Industrial Analytics (23%, 270 milioni di euro) e Cloud Manufacturing (10%, 120 milioni di euro).

In una fase caratterizzata soprattutto da progetti pilota, il segnale dello stato embrionale è costituito dal fatto che ben il 30% del mercato è distribuito nell'area della system integration, mentre il 28% copre l’acquisto di hardware (sensoristica, sistemi IT, etc.), il 22% di software (programmi e licenze) e solo il 20% è legato ai servizi.

In base alla ricerca svolta dall'Osservatorio su 307 imprese italiane in 9 settori rilevanti per il tessuto manifatturiero, oltre un terzo (38%) delle imprese industriali dichiara di non conoscere il tema Smart Manufacturing/Industry 4.0, ma con forti differenze per settore: nell'industria automotive, nell'alimentare e nei macchinari chi non ne ha mai sentito parlare è limitato al 30%, in altri settori supera anche il 50%.

La ricerca mostra comunque una forte vitalità: la crescita stimata per il 2016 è del 30% rispetto al 2015, le più diffuse sono le applicazioni di Industrial Analytics sia a supporto di attività operative come produzione e logistica (20% del campione), sia della gestione della Supply Chain (15%); altrettanto buona è l'adozione di soluzioni Cloud ed Industrial IoT in fabbrica (rispettivamente 20% e 16% del campione); tra le tecnologie meno consolidate spicca l’Advanced HMI nelle attività operative (15% del campione) anche se spesso ancora fermo allo stadio di progetto pilota. 

Un limite alla diffusione dello Smart Manufacturing in Italia appare la scarsa “maturità digitale” generale delle imprese, con una ridotta diffusione delle soluzioni tradizionali: anche se il 70% delle imprese ha già adottato soluzioni standard (come CAD, PDM e sistemi di controllo produzione), meno del 30% utilizza sistemi di gestione più complessi (come Product Lifecycle Management, Manufacturing Execution System e Computerized Maintenance Management System).

Le principali motivazioni per cui le imprese dichiarano di avere già adottato tecnologie di Smart Manufacturing sono invece principalmente alla riduzione dei costi e ai miglioramenti del servizio, in un approccio pragmatico all'innovazione. Le barriere individuate invece sono molteplici: il contesto, la mancanza di infrastrutture, gli impianti datati, i limiti culturali ed organizzativi.
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