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Ovh si lancia nel software-defined data center

Il cloud provider ha avviato una proposta articolata sulle tecnologie di VMware vSphere 6, vSan e Nsx.

Cloud
Capitalizzando su una partnership che esiste dal 2011 e ha portato ad avere 50.000 macchine virtuali attualmente in produzione, Ovh ha deciso di avviare un'offerta di Software Defined data center (Sddc) basata sulle tecnologie di VMware.
La proposta intende rispondere alle necessità delle imprese in materia di iperconvergenza e si fonda sulla fornitura di risorse unificate per la potenza di calcolo, la virtualizzazione dello storage e delle reti.
La principale caratteristica dell'offerta congiunta Ovh-VMware è il ricorso a risorse Sddc on demand con fatturazione in base all'utilizzo, partendo da un minimo di 677 euro al mese. Nel portafoglio del cloud provider, esisteva già un'offerta battezzata vCenter as-a-service, che partiva da 487 euro al mese e continuerà a essere commercializzata.
Tuttavia, la nuova proposta integra due host, 600 GB di storage, 6 blocchi Ip e tecnologie di sicurezza VxLan e anti-Ddos. Ssd on demand includi le licenze VMware vSphere 6 (virtualizzazione dei server), vSan (storage virtualization), il tool di gestione e supervisione vRealize Operation e Nsx (virtualizzazione di rete). L’integrazione di vRops, inoltre, rende più semplice la gestione e la manutenzione dell’infrastruttura. I clienti avranno così una visione d’insieme aggiornata in tempo reale e potranno analizzare l’evoluzione del carico.
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