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Confcommercio: necessarie politiche "distensive" sulle tasse

Confcommercio: "Le insidie alla ripresa provengono dal versante della politica fiscale. Se distensiva, compatibilmente con il nodo pensioni, la ripresa potrebbe rafforzarsi".

Mercato e Lavoro
"Il dato preliminare del Pil nel primo trimestre del 2015 non sorprende. Una crescita dello 0,3% congiunturale, nulla in termini tendenziali, è, infatti, perfettamente in linea con la previsione di una variazione del Pil, nell'anno in corso, dell'1,1%. Questa previsione è supportata dagli andamenti di quasi tutti i dati che nel primo trimestre indicano un inequivocabile miglioramento del quadro economico, dalla fiducia delle famiglie a quella delle imprese, dall'occupazione, che cresce dello 0,2% rispetto al primo trimestre 2014, all'Indicatore dei consumi Icc, in aumento rispetto alla prima parte dello scorso anno, dello 0,4%".
Questo il commento dell'Ufficio Studi Confcommercio ai dati sul Pil diffusi dall'Istat. Nel primo trimestre del 2015 il Pil, secondo la stima preliminare, è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente ed è risultato invariato rispetto al primo trimestre del 2014 (era -0,1%). L'Italia abbandona il segno meno, su base tendenziale e cioè nel raffronto annuo, dopo 13 trimestri negativi. Su base congiunturale (cioè rispetto al trimestre precedente), per trovare una crescita superiore allo 0,3% bisogna invece risalire indietro di quattro anni.
"E anche il profilo della produzione industriale - partenza lenta a gennaio e progressiva accelerazione nel successivo bimestre - nonché il rafforzamento in aprile delle dinamiche relative ad alcuni consumi, suggeriscono la concreta possibilità di un ulteriore incremento del tasso di crescita congiunturale del Pil a partire dal secondo trimestre del 2015" continua l'associazione.
"Le insidie alla ripresa provengono dal versante della politica fiscale. Se distensiva, compatibilmente con il nodo pensioni, la ripresa potrebbe rafforzarsi. Se eccessivamente cauta o restrittiva, la ripresa potrebbe soffrirne. In ogni caso, ben presto, la questione delle clausole di salvaguardia per il 2016 contribuirà a determinare le aspettative di famiglie e imprese e, quindi, è urgente fornire un segnale credibile che sarà più probabile l'aumento della ricchezza piuttosto che delle tasse" conclude la nota di Confcommercio.
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