Uno studio di Enterprise Management Associates conferma che la maggioranza delle imprese accettano l’utilizzo di device personali, ma non sono pronte a gestirli.
La mobility è un dato di fatto nella maggioranza delle aziende, ma l’evoluzione sta avvenendo ancora in modo poco strutturato e organizzato. L’ennesima conferma arriva da uno studio di Enterprise Management Associates (realizzato per FrontRange), che parte dall’80% del campione (400 aziende mondiali) che ammette di accettare l’utilizzo di dispositivi personali anche per attività di carattere professionale. Solo il 15%, però, si dichiara totalmente pronto a supportare l’insieme delle richieste e delle esigenze collegate al tema della mobility, nonostante oltre la metà sottolinei come questa evoluzione sia importante per la propria attività. Il 56% ritiene che una strategia di enterprise mobility sia importante o critica per l’azienda, ma, per ironia della sorte, il comparto dell’It/High-Tech è quello dove il valore registrato è il più basso (48%), mentre il 19% non la ritiene importante. Il 60% ha espresso una preferenza per soluzioni in modalità cloud e l’82% di queste appartiene alla categoria delle Pmi (su scala internazionale, quindi da 500 a 1000 dipendenti), dove occorre di più fare i conti con i budget e le risorse a disposizione. La ricerca sottolinea anche che poco più della metà del campione analizzato preferisce un approccio unificato per gestire terminali mobili e postazioni di lavoro tradizionali.
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