Oracle non intende lasciare campo libero a VMware, Microsoft e Citrix sul mercato della virtualizzazione. La conferma arriva dal ravvicinato annuncio della nuova versione dell’hypervisor Oracle Vm e della generazione 2.0 della soluzione Virtual Compute Appliance. Oracle Vm 3.3è un prodotto totalmente gratuito, che supporta le cosiddette Trusted partitions e si basa sull’ultima versione del kernel Linux di Oracle stessa per gli ambienti x86 e sulla tecnologia di virtualizzazione embedded dei chip Sparc per gli ambienti server Unix. Oltre a un’integrazione più stretta con OpenStack, l’hypervisor migliora il supporto dell’ambiente Windows Server.Vm Manager, inoltre, è integrato con MySql Enterprise Edition, abilitando backup automatici dei database e la verifica della consistenza della base dati. Virtual Compute Appliance 2.0, invece, è un’appliance hardware progettata espressamente per la virtualizzazione, in un’ottica di convergenza, al pari di prodotti analoghi di Hp, Dell o Hds. Progettata per consentire l’implementazione facilitata di un’infrastruttura virtualizzata, l’appliance si basa su nodi x86 standard interconnessi via InfiniBand. L’insieme delle applicazioni fornite insieme all’hardware è offerta in modo gratuito ed è possibile utilizzare in modo illimitato sia Oracle Vm sia i sistemi operativi Solaris e Linux.
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