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Renzi mette le basi dell’Europa digitale

Il semestre di presidenza italiana dell’Ue si è aperto con l’evento “Digital Venice”, che è servito al capo del Governo per lanciare le quattro priorità per lo sviluppo futuro del Continente.

Mercato e Lavoro
Che l’attuale presidente del Consiglio, Matteo Renzi, fosse un ottimo comunicatore, non è certo una scoperta originale. Non trascurabile, dunque, è il fatto che abbia scelto come evento di avvio del semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea un evento come Digital Venice, appena conclusosi e che ha riunito, in modo abbastanza inedito, i rappresentanti del mondo Ict e quelli del mondo istituzionale.
Significativo è anche il fatto che Neelie Kroes, commissario europeo con delega per la società digitale, abbia commentato la partenza di Renzi, sottolineando come, in dieci anni di presenza a Bruxelles, sia la prima volta che “la presidenza europea viene presentata come presidenza digitale”.
Nel corso dell’evento, il capo del Governo ha indicato le quattro priorità per lo sviluppo digitale, che presenterà al prossimo consiglio d’Europa di ottobre. In cima alla lista, c’è la creazione di un mercato unico digitale, pensando che ogni euro devoluto le infrastrutture di nuova generazione non debba essere considerato un costo, ma un investimento per il futuro. Secondo alcuni osservatori, questo porterà a dedurre gli investimenti nel digitale dal calcolo dei parametri del patto di stabilità, che si occupa di tenere sotto controllo i disavanzi di bilancio dei vari paesi dell’Ue.
Un altro punto importante è rappresentato dalla cybersicurezza, nell’ottica soprattutto di un percorso verso una maggiore uniformità normativa e una struttura di controllo e contrasto del fenomeni che sia creata a livello europeo. Infine, Renzi ha posto l’accento sulla nozione di open data, governo aperto e trasparenza: “Senza il conforto delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione non è possibile supportare la democrazia dei nostri giorni”, ha concluso il presidente del Consiglio.
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