La mobility è quella che i consulenti di business definiscono una tecnologia di “trasformazione”, che interessa praticamente ogni azienda con una certa struttura. La consapevolezza dell’impatto sull’organizzazione e i metodi di lavoro è diffusa, ma mancano ancora strategie strutturate. Uno studio realizzato da Accenture su 1.500 manager nel mondo rileva che solo due imprese su cinque hanno fatto buoni progressi in direzione della mobility. In realtà, l’87% dichiara di avere una strategia su questo fronte (era il 58% alla precedente rilevazione) e nel 35% dei casi il Ceo svolge un ruolo attivo. Il problema è che queste politiche appaiono lacunose e non consentono di trarre i dovuti benefici. L’86% del campione di Accenture ritiene di non aver fin qui ottenuto risultati tangibili e le carenze legate all’efficace implementazione delle funzionalità mobile impediscono ai due terzi delle aziende di fare maggiori progressi. D’altra parte, le sfide restano parecchie. Per esempio, una strategia mobile non pienamente adottata in un'organizzazione sfocia in una mancanza di standard, che può incidere nello sviluppo app mobile. Inoltre, si registrano conflitti fra manager e Cio su chi debba controllare la strategia oppure non sempre il top management è coinvolto, per non parlare della possibilità che i dipendenti usino differenti applicazioni per una stessa funzione. Spesso, poi, la strategia esiste, ma mancano le competenze per eseguirla.
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