L’analisi dei dati e l’utilizzo di IA sono più frequenti tra le imprese del settore energetico, dei servizi di informazione e di quelli delle professioni tecniche
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nelle imprese con almeno 10 addetti registra nell’ultimo anno una crescita particolarmente significativa, dall’8,2% del 2024 al 16,4% del 2025 (era il 5,0% nel 2023). Lo rileva un recente rapporto dell'Istat.
La mancanza di competenze adeguate frena l’adozione dell’IA in quasi il 60% delle aziende che hanno valutato ma poi non realizzato investimenti in IA.
L’utilizzo disoftwaregestionali cresce di circa 7 punti percentuali rispetto al 2023 raggiungendo nel 2025 il 56,0% delle imprese con almeno 10 addetti.
Aumentano al 68,1% le imprese che nel 2025 acquistano servizi dicloudcomputingdi livello intermedio o avanzato.
Nell’ultimo biennio, le imprese che hanno svolto analisi dei dati avvalendosi di personale interno o di organizzazioni esterne, passano dal 26,6% al 42,7%.
Il report dell'Istat richiama anche ilDigital Intensity Index (DII) dell'UE che viene utilizzato non solo per monitorare i progressi realizzati ma anche per identificare le aree nelle quali le imprese italiane ed europee incontrano maggiori difficoltà. In particolare, il comportamento delle imprese viene valutato rispetto a 12 attività digitali che contribuiscono alla definizione dell’indicatore composito. Nel 2025 sono stati utilizzati gli stessi indicatori del 2023 ad eccezione di quello riferito all’utilizzo di almeno duesocialmediasostituito dall’uso del sitoweb.
Gli indicatori aggiornati al 2025 evidenziano, rispetto al 2023, una lieve riduzione dell’ampio divario che caratterizza le PMI rispetto alle grandi imprese. In particolare, le differenze più marcate si riscontrano nelle attività che richiedono competenze specialistiche avanzate, come l’analisi dei dati (41,9% le PMI e 83,6% le grandi imprese; rispettivamente 25,7% e 74,1% nel 2023) e quelle legate alla complessità organizzativa e dimensionale come per l’utilizzo disoftwaregestionali ERP (48,8% le PMI e 85,9% le grandi imprese) e CRM (21,1% le PMI e 56,5% le grandi imprese).
Tuttavia, mentre per la maggior parte degli indicatori nell’ultimo biennio si registra una riduzione dei divari dimensionali, l’adozione di tecnologie di Intelligenza Artificiale (IA) mostra un andamento opposto: la differenza nell’intensità di utilizzo tra grandi imprese e PMI si amplia passando da circa 20 punti percentuali (p.p.) nel 2023 a 25 p.p. nel 2024, fino a 37 p.p. nel 2025.
L’analisi dei dati e l’utilizzo di IA sono più frequenti tra le imprese del settore energetico (D, rispettivamente 53,6% e 33,2%), dei servizi di informazione (J, 52,7% e 51,3%) e di quelli delle professioni tecniche (M, 46,2% e 35,7%). Mentre altri indicatori, più funzionali a misurare relazioni di mercato, come l’utilizzo deisocialmedia(59,0% delle imprese 10+) e le venditeonline(14,7%) sono diffusi maggiormente tra i settori del commercio (G, rispettivamente 72,8% e 19,1%) e dell’alloggio e ristorazione (I, 82,3% e 34,6%).
Nel 2025, quasi l’80% delle imprese con almeno 10 addetti si colloca a un livello base di digitalizzazione (adozione di almeno quattro attività digitali su 12 del DII) e il 38,1% si colloca a livelli definiti almeno alti (adozione di almeno sette attività digitali su 12 del DII). Al contrario, il 96,4% delle grandi imprese raggiunge un livello base e l’81,4% anche quello almeno alto. Il livello base di digitalizzazione interessa il 90,6% degli addetti delle imprese con almeno 10 addetti (l’80,6% in quelle con 10-49 addetti).
Tra gli obiettivi europei del “Decennio Digitale”, uno dei più importanti è portare entro il 2030 il 90% delle PMI a un livello “base” di digitalizzazione. Per l’Italia il grado di raggiungimento dell’obiettivo passa dal 68,1% nel 2023 e all’88,3% nel 2025, lasciando cinque anni per coprire i restanti 11,7 p.p.. Altri tre obiettivi riguardano l’adozione di cloud computing intermedio/avanzato, l’analisi dei dati e l’uso di IA nelle imprese con almeno 10 addetti, ciascuno con un target del 75% entro il 2030. Anche in questo caso gli indicatori mostrano progressi rilevanti: il livello di raggiungimento dell’obiettivo per il cloud computing passa dal 73,5% nel 2023 al 90,7% nel 2025; per l’analisi dei dati cresce dal 35,5% al 56,9%; mentre per l’IA sale dal 10,9% nel 2024 al 21,9% nel 2025.