Risponde Denis Genna, System Engineer di Cisco Italia
Gran parte delle progettualità che stiamo seguendo coinvolgono interlocutori che appartengono prevalentemente al mondo del manufacturing o della logistica ma che ora, seppur con un limitato background IT, sono sempre più coinvolti nella governance dell’IT stesso. I driver principali sono infrastrutturali. I compelling event lato cliente riguardano la necessità di una governance strutturata in ambito cybersecurity, controllo degli accessi e – parlando della NIS2 – della compliance. Qui rientrano processi come identity management, asset tracking e i principi dello Zero Trust. In tal senso il portfolio Cisco offre tecnologie a supporto di questi trend in particolare con la recente acquisizione di Splunk. L’approccio Cisco è olistico. L’obiettivo è rendere intelligente la modalità di accesso ai servizi degli oggetti industriali per abilitare processi di identificazione e gestione dell’identità degli utenti e degli oggetti connessi, monitorare chi utilizza la rete per identificare eventuali comportamenti anomali e consentire alla rete stessa di diventare strumento di enforcement, isolando minacce in tempo reale. Cisco, ha soluzioni specifiche per ciascuno di questi livelli. La foundation è infrastrutturale, quindi access point, switch, router. Su di essa si innestano servizi a valore aggiunto come Cisco ISE (Identity Service Engine) che, centralmente, gestisce gli accessi di rete e applica le policy direttamente su switch e access point e Cisco Cyber Vision, che fornisce telemetria, monitora i flussi di traffico e lo stato delle applicazioni in rete. La vera forza sta nell’integrazione. La telemetria raccolta da Cyber Vision può essere utilizzata da ISE per applicare policy di sicurezza attive. Insieme, infrastruttura, identità e telemetria, costituiscono una piattaforma che gestisce gli accessi in modalità controllata e tracciata.
I vantaggi per le aziende sono molteplici: riduzione del rischio, non solo in termini di cybersecurity e dispositivi non autorizzati in rete ma anche di errore umano, automazione dei controlli e riduzione degli FTE necessari, migliore governance e consapevolezza del comportamento delle applicazioni industriali, aggiungendo maggiore efficienza grazie alla raccolta di dati che possono essere utilizzati da sistemi più evoluti per l’analisi dell’OEE o della produttività. Cisco estende la visibilità e la sicurezza in ogni punto dove sono installati i dispositivi di rete, moltiplicando la quantità e varietà di dati a disposizione per ottimizzare l’intero processo. Qui entra in gioco Splunk, che raccoglie eventi da diverse fonti, compresi i dispositivi di rete e li elabora per fornire metriche su rischio, efficienza d’impianto, consumi energetici e così via. È il completamento software-defined di un’infrastruttura già intelligente by design. In definitiva, oggi compliance e governance non sono più optional, ma diventano driver centrali. Se prima si interveniva solo per indirizzare l’obsolescenza degli asset, ora il principale compelling event è garantire sicurezza e governance in modo unificato.
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