La provincia con la percentuale maggiore di imprese femminili in Lombardia è quella di Sondrio (24%), segue Lodi (22,5%), Pavia (22%), Monza-Brianza (21,6%) e Milano (21,1%).
Quasi un’impresa italiana su quattro (22,2%) è condotta da donne, per un totale di circa 1,4 milioni di «aziende rosa». Secondo l’analisi di Ener2Crowd basata su dati Unioncamere, InfoCamere, Registro Imprese e Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, questo universo ha caratteristiche proprie rispetto alle imprese gestite da uomini.
Ener2Crowd.com, la piattaforma per gli investimenti green, ha potuto rilevare che oggi la maggiore presenza femminile si ha nelle imprese dislocate nelle regioni Molise (24,8%), Basilicata (23,5%), Abruzzo (23,2%), Umbria (22,8%) e Toscana (22,7%).
Ma è in Lombardia (dove la presenza si attesta al 21,4% su una media nazionale del 22,2%) che si hanno i maggiori investimenti delle donne in ambito digitale (46,3%) e ambiente (34%).
«Le imprese femminili hanno una maggiore concentrazione nel settore dei servizi (67% contro il 56%), hanno minori dimensioni (il 97% sono micro imprese fino a 9 addetti, contro il 95% delle maschili) ed investono maggiormente in tecnologie digitali ed in sostenibilità ambientale» aggiungono gli analisti di Ener2Crowd.com.
In definitiva, le donne d’impresa si sono maggiormente lanciate nella duplice transizione che le politiche europee sostengono con forza e che rappresenta il core del PNRR italiano, con una percentuale complessiva del 45% delle imprese femminili (630 mila aziende) che investe nel digitale e del 34% (476 mila aziende) che investe nella sostenibilità ambientale.
Le imprese giovanili femminili —inoltre— sono il 10,5% del totale delle aziende condotte da donne, mentre l’imprenditoria giovanile pesa solo il 7,6% sull’insieme delle imprese maschili.
Secondo l’approfondimento di Ener2Crowd sulle province lombarde, la maggior percentuale di imprese femminile si concentra a Sondrio (24%), seguita da Lodi (22,5%) e da Pavia (22%).
Nella top-5 anche Monza-Brianza con il 21,6% e Milano con il 21,1%, mentre le altre province registrano invece percentuali minori: il 21% a Brescia, Bergamo, Varese, Mantova, Cremona e Lecco ed il 20% a Como, che chiude la classifica collocandosi all’ultimo posto tra le province lombarde.
In quanto a propensione delle imprese femminili verso «digitale» e «ambiente», nella top-5 lombarda troviamo invece Milano dove il 52,4% investe in digitale ed il 39,1% in ambiente, Bergamo (49,3% in digitale e 36% in ambiente), Brescia (48,9% in digitale e 35,4% in ambiente), Como (48,4% in digitale e 35,3% in ambiente) e Monza-Brianza (47,5% in digitale e 35,3% in ambiente).
Nella categoria di «impresa femminile» sono state incluse le imprese con partecipazione femminile superiore al 50% (presenza maggioritaria) e non solo quelle a partecipazione forte (superiore al 60%) od esclusiva (con totale copertura da parte di donne nel ruolo di socio o titolare).
La maggiore presenza femminile —osserva infine Ener2Crowd— si ha nelle attività con Codici Ateco S “Altre attività di servizi” (52,2%), Q “Sanità e assistenza sociale” (37,2%), P “Istruzione” (30,9%), I “Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione” (29,2%), A “Agricoltura, silvicoltura pesca” (28,1%), N “Noleggio, agenzie di viaggio, supporto alle imprese” (26,6%), G “Commercio all'ingrosso e al dettaglio” (23,6%), R “Attività artistiche, sportive, di intrattenimento etc.” (23,5%) e K “Attività finanziarie e assicurative” (21,9%).