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Maroni: dopo-Expo, tempi certi e contenuti precisi

Il governatore ha affermato che la Regione sta lavorando affinché Expo 2015 Milano "sia un successo" e non finisca come altri grandi eventi che hanno avuto luogo in Italia.

Mercato e Lavoro
"Non arrivo a dire che il dopo-Expo è più importante dell'Esposizione stessa, ma certamente è un aspetto molto rilevante, perché determinerà conseguenze durature per gli anni a seguire". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che è intervenuto - insieme ai sindaci di Milano e Rho, Giuliano Pisapia e Pietro Romano, all'assessore all'Urbanistica della Provincia di Milano Franco De Angelis e al presidente della Fondazione Fiera di Milano Benito Benedini - alla presentazione del masterplan post-Expo 2015, organizzato dalla società Arexpo a Palazzo Reale.
Rimanendo in tema di opere, Maroni ha confermato che "stanno procedendo secondo programma" e ha sottolineato la buona notizia rappresentata dal via libera deciso dalla Cassa depositi e prestiti a un finanziamento di quasi un miliardo di euro per la Tem, la Tangenziale esterna milanese, che collegherà la A1 alla A4 e sarà lo sbocco della Brebemi, che quindi potrà essere realizzata per Expo. La stessa autostrada Brescia-Bergamo-Milano, verrà messa in esercizio prima della scadenza prevista, un risultato davvero raro in Italia".
Il presidente ha voluto poi rimarcare la decisione di procedere speditamente sulle decisioni inerenti al dopo-Expo. "Nella riunione di Arexpo si era deciso di procedere con tempi molto rapidi, intento ribadito anche oggi: a febbraio 2014 l'assemblea di Arexpo e a marzo 2014 la gara per individuare lo sviluppatore del masterplan. Se è così, e per quanto mi riguarda lo sarà, vuole dire che la decisione sarà presa praticamente domani".
Vista questa tempistica, ha proseguito Maroni, "per il nuovo stadio si dovrà decidere entro la fine dell'anno. Per ora - ha fatto sapere - abbiamo una manifestazione di interesse da parte del Milan. Io per primo ho fatto appello ad altre squadre, affinché si facciano avanti. L'intenzione della società è quella di fare un avviso pubblico, proprio per vedere se ci possono essere altre soggetti interessati e poi fare una gara per verificare qual è la proposta migliore. In caso contrario, se non dovesse farsi avanti nessuno, si potrà procedere con la società rossonera. E' una posizione di Arexpo, che io condivido".
Maroni ha ricordato di aver lanciato l'idea non solo di uno stadio, ma di un villaggio dello sport, abbinandola a una possibile candidatura di Milano per le Olimpiadi del 2024. "Da quella proposta - ha detto - è nato un vivace confronto fra Milano e Roma, ma intanto siamo riusciti a ottenere dal Coni l'impegno che, se anche dovesse essere l'Urbe la candidata ai Giochi, il Comitato olimpico, e quindi il Governo, sarà comunque interessato a realizzare a Milano altre strutture sportive accanto al nuovo stadio. Se questo impegno verrà confermato, sono pronto a sostenere Roma per le Olimpiadi del 2024".
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