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Il parere di Kyndryl

Risponde Raffaele Pullo, Distinguished Engineer & CTO di Kyndryl Italia

In base alla vostra esperienza, quali tecnologie giudicate più importanti per il 2023?

Per il 2023 il cloud continuerà a ricoprire un ruolo centrale quale piattaforma di riferimento grazie alle sue potenzialità di abilitatore di una molteplice varietà di servizi, continuando a evolversi. Tra le altre tecnologie che saranno protagoniste del prossimo anno ci saranno certamente quelle che ruotano intorno al data management e, più in generale, alla scienza dei dati: intendiamo quindi tutte quelle che sono in grado di raccogliere i dati, uniformarli, pulirli e trasferirli su supporti e con formati adeguati e infine analizzarli. La loro importanza si ascrive e va di pari passo con il passaggio ambizioso delle aziende a data driven company. Questa trasformazione è subordinata all’individuazione di tecnologie che da una parte consentano di raccogliere e trattare i dati e che dall’altra permettano di estrarne degli insight. Per riuscire in questa evoluzione, tuttavia, è necessario che le aziende ridisegnino il loro assetto intorno al concetto di data driven, creando in primis una data strategy e dotandosi di infrastrutture intelligenti. In quest’ottica la piattaforma di integrazione Kyndryl Bridge, con le sue capability tecnologiche e i suoi servizi, può aiutare le organizzazioni ad accelerare il processo di adozione delle tecnologie necessarie per diventare una data driven company.

Infine, anche le tecnologie di machine learning, che già possono contare diversi livelli di adozione, giocheranno un ruolo importante nel 2023 grazie soprattutto alla loro crescente accessibilità. In questo scenario, inoltre, il ruolo del mondo open source continuerà a essere di grande importanza: basti considerare, infatti, che quasi tutte – se non addirittura tutte – le tecnologie più innovative degli ultimi anni sono state sviluppate originariamente in open source per poi essere adottate e modificate dalle aziende IT al fine di adattarle alle esigenze dei propri clienti.

Sempre in base alla vostra conoscenza, a quali sviluppi di mercato si devono preparare le imprese italiane?

C’è un trend che mi sembra abbastanza evidente ed è quello che vede la digitalizzazione come leva per la competitività delle aziende e la loro differenziazione sul mercato. Indipendentemente dal tipo di settore, il digitale sarà centrale non solo per rendere le aziende più data driven, trasformando e innovando tutta la value chain dello sviluppo di qualsiasi prodotto, ma permetterà di ingaggiare i clienti con modalità differenti e creare nuove opportunità di business, in termini di nuovi servizi e beni consumabili di valore aggiunto per i clienti. In definitiva, per il 2023 vedo una forte pressione sul percorso di digitalizzazione: un viaggio che è già iniziato da tempo ma che vedrà sicuramente delle accelerazioni nei mesi e negli anni a venire.

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