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Cybercrime Atlas Initiative: il WEF spinge per la collaborazione in campo cybersecurity

La Cybercrime Atlas Initiative vuole realizzare una vera condivisione delle informazioni sul cybercrime, coinvolgendo tutte le parti in causa

Sicurezza

I criminali innformatici collaborano tra loro senza problemi, quando serve, mentre i "buoni" hanno sempre fatto fatica a condividere informazioni e ad operare in sinergia. Questioni di bandiera, leggi non sempre compatibili e una certa ritrosia naturale a mettere in piazza i metaforici panni sporchi cyber hanno tradizionalmente minato la collaborazione internazionale. Un problema che va risolto, ora che il cybercrime è una delle principali minacce alla stabilità sociale.

Così il World Economic Forum ha lanciato, in occasione dell'Annual Meeting 2023, la Cybercrime Atlas Initiative per monitorare le attività dei criminali informatici e individuare risposte congiunte del settore pubblico e privato. L’iniziativa è la concretizzazione di quanto richiesto a Davos a seguito di un report redatto dallo stesso WEF: “le minacce immediate possono essere mitigate attraverso solidi protocolli di sicurezza e governance, ottenibili mediante la cooperazione pubblico-privato”.

E proprio tale cooperazione è protagonista della Cybercrime Atlas Initiative, che riunisce Forze dell'Ordine, organizzazioni internazionali, società di cybersecurity, fornitori di servizi e piattaforme, e importanti associazioni senza scopo di lucro, in una collaborazione che dovrebbe ostacolare attivamente operazioni, infrastrutture e reti criminali.

Le attività si baseranno sull'esperienza della Partnership against Cybercrime del WEC, e fra queste la più importante è la realizzazione di una piattaforma accessibile a tutte le parti coinvolte per la condivisione di informazioni, la formulazione di raccomandazioni politiche e per l’identificazione di opportunità di azione coordinate contro le minacce informatiche. La Cybercrime Atlas Initiative sarà ospitata dal World Economic Forum per i prossimi 2-3 anni, con il supporto di Fortinet, Microsoft, PayPal e Santander, fino a quando non sarà sufficientemente consolidata per diventare una piattaforma indipendente.

Jeremy Jurgens, Managing Director del World Economic Forum, ha sottolineato che "la Cybercrime Atlas Initiative è un'iniziativa di ricerca collaborativa che raccoglie e cataloga informazioni sull'ecosistema della criminalità informatica e sui principali attori delle minacce che operano oggi. Le informazioni che verranno generate “contribuiranno a promuovere le opportunità di una maggiore cooperazione tra il settore privato e le Forze dell'Ordine per affrontare la criminalità informatica".

L’iniziativa non è una sorpresa, perché l’intenzione di realizzarla fu annunciata in occasione della RSA Conference di San Francisco a giugno del 2022, sulla spinta dell’incremento dei cyber attacchi, della loro gravità e della consapevolezza che - nonostante la quantità di dati digitali raccolti sulle attività dei criminali informatici in tutto il mondo - gli sforzi per combatterli sono spesso scoordinati, frammentati e confusi.

La soluzione a questi problemi, come ha sottolineato Jürgen Stock, Secretary-General di INTERPOL, è “un approccio multisettoriale rafforzato […] che includa le competenze del settore privato per consentire alle Forze dell'Ordine di prevenire, individuare, indagare e distruggere la criminalità informatica". L’obiettivo – aggiunge Ken Xie, Chief Executive Officer di Fortinet, è che la piattaforma fornisca “una visibilità unica nel suo genere” e rappresenti "uno sforzo globale e unificato” capace di agevolare il superamento degli ostacoli che impediscono di contrastare i criminali informatici.

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