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Lavoro: Confesercenti per autonomi secondo calo consecutivo – 37mila unità in due mesi

Confesercenti: "Gli autonomi sono in calo costante da diversi anni, nei settori del commercio e del turismo l’esistenza in vita delle imprese non supera i 5 anni per ben il 60% delle stesse".

Mercato e Lavoro

"La dinamica positiva registrata dall’Istat sugli occupati di ottobre indica sì una crescita del totale degli occupati per il secondo mese consecutivo ma l’aumento è dovuto solo ai dipendenti permanenti. Mentre per i lavoratori autonomi, dopo settembre si registra un nuovo calo, per complessive 37mila unità in due mesi". Così Confesercenti in una nota.

"Dati che confermano, ancora una volta purtroppo, le difficoltà che affrontano da tempo le piccole imprese, in particolare quelle familiari ed individuali. L’emergenza Covid prima, le tensioni internazionali ed il caro-energia poi hanno condizionato fortemente e continuano ad influenzare l’attività di questa tipologia di imprese e l’occupazione.

Il lavoro autonomo va sostenuto: se per garantire l’occupazione dipendente e favorirne la crescita giustamente si adottano provvedimenti di sostegno, non altrettanto si fa per l’occupazione indipendente. Gli autonomi sono in calo costante da diversi anni, nei settori del commercio e del turismo l’esistenza in vita delle imprese non supera i 5 anni per ben il 60% delle stesse".

2Bene, dunque, i segnali di attenzione e maggiore flessibilità, contenuti nella manovra del Governo e rivolti al mondo delle piccole imprese, come il ritorno dei voucher per gestire con più semplicità il lavoro occasionale ed un primo passo nella direzione del taglio del cuneo fiscale, anche se bisogna procedere verso una riduzione più generale del costo del lavoro.

Positivo anche l’intervento sulle agevolazioni per le assunzioni di giovani, magari proseguendo in prospettiva con la staffetta generazionale a fronte di pensionamenti anticipati.

Occorre, inoltre, attivare l’Osservatorio sulla riforma degli ammortizzatori sociali per valutarne gli esiti ed intervenire sulle incongruenze di sistema. Così come servono misure mirate a rinforzare il sistema di formazione e delle politiche attive, indispensabili per garantire una maggiore e più qualificata occupazione, insieme ad una formazione mirata per l’avvio di nuove imprese" conclude Confesercenti.

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