Non è un momento troppo favorevole per Cisco. Il trimestre da poco concluso ha segnato un giro d’affari di 12,09 miliardi di dollari, un valore inferiore a quanto atteso dagli analisti. Anche l’utile netto è calato da 2,09 miliardi di un anno fa agli attuali 2 miliardi di dollari. La conseguenza immediata dell’annuncio è stata una flessione del 10% del titolo in Borsa. Tuttavia, le tribolazioni non sono finite qui. Per il trimestre in corso, infatti, il big mondiale delle reti ha annunciato di attendersi addirittura un calo del giro d’affari, nell’ordine del 10%. Per spiegare questa previsione negativa, il management della società ha citato diverse ragioni, fra le quali lo shutdown degli uffici pubblici americani, ma anche una flessione della domanda derivante da paesi emergenti come la Cina. Secondo il Ceo, John Chambers, quest’ultimo problema va interpretato come causa diretta delle rivelazioni di Edward Snowden sulle attività di spionaggio effettuate dall’agenzia per la sicurezza americana Nsa.
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