Ad agosto, il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, torna a crescere in termini congiunturali, dopo i lievi arretramenti dei due mesi precedenti, con l’indice destagionalizzato che tocca il livello più elevato dall’inizio della serie storica (gennaio 2000).
Ad agosto l'Istat stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti del 3,6%, in termini congiunturali, registrando una dinamica positiva su entrambi i mercati (+3,4% su quello interno e +3,8% su quello estero). Nel trimestre giugno-agosto 2022 l’indice complessivo è cresciuto del 2,6% rispetto al trimestre precedente (+2,7% sul mercato interno e +2,4% su quello estero).
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, ad agosto gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per i beni strumentali (+6,0%), per i beni di consumo (+4,3%) e per i beni intermedi (+3,0%), mentre si registra una flessione per l’energia (-4,2%).
Corretto per gli effetti di calendario il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 23,1%, con incrementi del 22,9% sul mercato interno e del 23,5% su quello estero. I giorni lavorativi sono stati 22 come ad agosto 2021.
Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano incrementi tendenziali assai marcati per l’energia (+53,2%), più contenuti per i beni di consumo (+22,8%), i beni strumentali (+19,4%) e i beni intermedi (+18,7%).
Tutti i settori di attività economica mostrano una crescita tendenziale sostenuta.
Con riferimento al comparto manifatturiero, ad agosto si stima che l’indice destagionalizzato del fatturato in volume registri un aumento in termini congiunturali (+2,9%).
Corretto per gli effetti di calendario, il volume del fatturato per il comparto manifatturiero cresce in termini tendenziali del 7,7%, con un incremento molto più contenuto di quello in valore (+23,0%).