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Industria 4.0 in Emilia Romagna e nelle Marche: l’adozione è incoraggiante

Su 308 imprese delle due regioni, più della metà adotta già tecnologie 4.0.

Industria 4.0

Uno scenario incoraggiante emerge dall’Osservatorio Industria 4.0 realizzato da BI-REX e Intesa Sanpaolo e presentato nella sede del Competence Center di Bologna. L’indagine relativa ha coinvolto 308 imprese dell’Emilia Romagna e delle Marche e ha evidenziato che più della metà adotta tecnologie 4.0. Si arriva anche a punte superiori al 70% se si considerano le grandi aziende attive nei settori dell’elettronica e dell’elettrotecnica. Ma anche tra le realtà di taglia medio-grande si nota un buon grado di diffusione delle tecnologie 4.0, con un valore percentuale di quasi la metà del campione.

Relativamente alle tecnologie specifiche, spicca l’adozione della robotica (66% per la metalmeccanica, 53% per elettronica ed elettrotecnica), dei magazzini automatizzati (circa 30%), della stampa 3D e del cloud computing (circa 20%), mentre nei servizi si segnala il maggior utilizzo dell’intelligenza artificiale (29%), dei big data (17%) e dell’IoT (29%). La cybersecurity, invece, dimostra essere argomento sensibile trasversale, indipendentemente dall’industry.

La metà delle 308 aziende dichiara di adottare più di una tecnologia, e il 10,3% ne impiega almeno 5. Dati complessivamente positivi per i vari distretti industriali di Emilia-Romagna e Marche, derivanti da un boom che, a partire dal 2017, ha goduto degli interventi di politica industriale con un impatto generale delle tecnologie 4.0 soprattutto nella produzione e nella Ricerca & Sviluppo.

Gli obiettivi sono chiari e i risultati arrivano

Anche il perseguimento di obiettivi legati all’efficientamento dei processi e alla produttività, in particolare l’automazione dei processi, il loro monitoraggio e l’aumento della velocità di produzione, dimostra che i benefici del paradigma Industria 4.0 sono ben compresi. E i risultati non hanno tardato: si è ottenuta una riduzione del TCO e un miglioramento della struttura organizzativa dei processi.

Altro elemento positivo è la sensibilizzazione del top management sul tema, dei proprietari e dei titolari delle imprese, che spesso sono gli ultimi decisori d’acquisto. Una sensibilizzazione ottenuta anche grazie a figure specializzate interne e ai fornitori di tecnologie e macchinari.

Il ruolo importante dei partner, di università e centri di ricerca

Sempre secondo la ricerca, infatti, i soggetti determinanti nell’adozione delle tecnologie 4.0 sono i fornitori di tecnologie (nel 79% dei casi) e quelli di impianti e di macchinari (60%). Al terzo posto i consulenti (23%) e i clienti (13%). Ruolo importante anche per le università e i Competence Center come Bi-REX a supporto delle realtà più evolute, mentre le aziende di tecnologia e di servizi sfruttano le relazioni con le startup.

BI-REX, lo ricordiamo, è il primo degli otto Competence Center del Piano Industria 4.0. Creato a Bologna nel 2018, BI-REX è un consorzio pubblico-privato che comprende ben 57 attori, tra università, centri di ricerca e aziende private, dedicato in particolare a Big Data Innovation & Research Excellence.

Ancora, particolarmente interessante risulta il fatto che l’adozione di tecnologie 4.0 non si risolve con il solo acquisto e implementazione ma la si integra con collaborazioni strategiche con clienti, fornitori, centri di ricerca e sviluppo e startup.

Le criticità? Dai risultati dell’Osservatorio sembra che le si debba cercare con il lanternino e che riguardino, in particolare, i tempi e i costi di implementazione. Risulta, anche, una difficoltà, giustificabile spesso dalla mancanza di cultura o di visione, nell’instaurare rapporti di collaborazione tra le PMI e i protagonisti dell’innovazione.


Tra i relatori dell’evento, oltre a Domenico Bambi, presidente BI-REX, e alla Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo Alessandra Florio che hanno fatto gli onori di casa, Danilo Mascolo (Responsabile Innovation e Business Development DI-REX) e Stefania Bergamaschi (Direttrice Commerciale Imprese Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo).

L’analisi è stata presentata da Giovanni Foresti, Serena Fumagalli e Sara Giusti, economisti della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo. Infine, Francesco Meoni ha fatto da guida al centro, descrivendo la Linea Pilota BI-REX che lavora su quattro aree distinte (Big Data, Additive Manufacturing, Robotica, Finitura & Metrologia).

"La realizzazione della seconda edizione dell’Osservatorio - ha affermato Domenico Bambi, Presidente BI-REX -, conferma il ruolo centrale giocato dal nostro Competence Center nel panorama nazionale. In un contesto particolarmente complesso, è fondamentale fare networking con le imprese affinché possano essere informate, supportate e indirizzate”.

Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo ha replicato: “Da un lato siamo al fianco delle imprese nel superare questa fase, anche con un recente plafond di 2 miliardi di euro per far fronte ai costi dell’energia e favorire gli investimenti in energie rinnovabili, che si aggiunge a quello da 10 miliardi dello scorso giugno, e dando la possibilità di sospendere le rate dei finanziamenti fino a 24 mesi. Dall’altro continua l’impegno del Gruppo per favorire, con linee finanziarie dedicate e consulenza specializzata, gli investimenti in sostenibilità, innovazione tecnologica e digitalizzazione”.

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