A seguito delle perdite subite nel terzo trimestre, il Ceo J.T. Wang lascia l’incarico, non prima di aver annunciato una riduzione del 7% dell’organico.
Il declino di Acer prosegue, in modalità persino più rapide rispetto a quelle del mercato pc, da sempre il riferimento primario del vendor taiwanese. Nel terzo trimestre, il giro d’affari è diminuito del 12% e sono state registrate perdite nette per 330 milioni di euro. A seguito della difficile situazione, la società ha avviato una ristrutturazione che passa per le dimissioni dell’attuale amministratore delegato, J.T. Wang, e un taglio del 7% dell’organico mondiale. È stato lo stesso Wang a confermare che lascerà l’azienda dal prossimo 1° gennaio, proprio a causa dei reiterati pessimi risultati trimestrali. Il suo posto sarà preso dall’attuale presidente, Jim Wong. L’andamento negativo viene attribuito ufficialmente al rialzo degli stock e al pagamento di danni connessi ad antichi contenziosi, ma è opinione degli osservatori che la sfide da affrontare per invertire la china Acer dovrà pensare a un riposizionamento strategico, per non dover dipendere troppo dalle offerte più tradizionali, che in passato ne avevano decretato il successo, ma ora si stanno rivelando un peso. Prova ne sia che persino l’introduzione di Windows 8.1 pare aver influito negativamente sul bilancio, soprattutto in termini di margine lordo. Sui primi tre quarti del 2013, l’azienda ha visto il giro d’affari contrarsi del 17% e le perdite raggiungere i 79 milioni di euro.
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