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Congiuntura Confcommercio: peggiora quadro economico, al ribasso crescita in 2022

A febbraio Pil -1% su gennaio e inflazione +5,6% su base annua. Per i consumi continua il ‘rimbalzo’ positivo – soprattutto turismo, ristorazione e tempo libero – ma ancora sotto dell’11,7% rispetto a gennaio 2020.

Mercato e Lavoro
A gennaio 2022 l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala un incremento, su base annua, dell’8,5%, in rallentamento su dicembre. Il confronto è chiaramente influenzato dalle diverse condizioni in cui hanno operato le imprese nel 2021 e nel 2022 e ciò ha influito essenzialmente sulla domanda relativa ai servizi che mostra una variazione del 33,6%. Decisamente più contenuto risulta l’incremento relativo alla domanda per i beni nel loro complesso (+2,2%).
Va sottolineato come in termini destagionalizzati il peggioramento della situazione sanitaria abbia portato, nel primo mese dell’anno, ad un brusco ridimensionamento della domanda, con un calo su dicembre del 4,5% valore che scende al -13,1% per i servizi. Nel confronto con gennaio 2020, ultimo mese non condizionato dal Covid-19, la domanda calcolata nella metrica dell’ICC risulta ancora inferiore dell’11,7%. Per i servizi il calo supera il 22%.
A dicembre 2021 la produzione industriale ha mostrato, dopo il deciso recupero di novembre, un calo dell’1,0%. Il confronto su base annua evidenzia una variazione del 4,6%. Nello stesso mese l’occupazione ha registrato una stabilizzazione, segnalando un possibile esaurimento della spinta al recupero.
L’emergere di una nuova ondata pandemica e l’accelerazione dell’inflazione hanno determinato, a gennaio 2022, un peggioramento del sentiment degli imprenditori del commercio al dettaglio (-0,7% su dicembre).
Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo si stima per il mese di febbraio 2022 una variazione dello 0,8% in termini congiunturali e del 5,6% su base annua. Le tensioni accumulate negli ultimi mesi si vanno via via trasferendo dal comparto energetico agli altri segmenti, rendendo sempre più complesso ipotizzare un’inversione della tendenza al rialzo nel breve periodo.Si consolidano pertanto le preoccupazioni sull’impatto di questa dinamica sulla ripresa nell’anno in corso e sulle decisioni di politica monetaria.
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