A novembre 2021 l'Istat stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, un aumento congiunturale per entrambi i flussi, più ampio per le esportazioni (+2,9%) rispetto alle importazioni (+0,6%). L’incremento su base mensile dell’export è dovuto all’aumento delle vendite di energia (+44,1%), beni intermedi (+6,1%) e strumentali (+1,7%) mentre diminuiscono le esportazioni di beni di consumo non durevoli (-2,6%) e durevoli (-2,2%). Dal lato dell’import, la crescita congiunturale è determinata principalmente dall’energia (+5,0%). Risultano in calo gli acquisti di beni intermedi (-3,8%). Nel trimestre settembre-novembre 2021, rispetto al trimestre precedente, l’export è stazionario (0,0%), sintesi di andamenti positivi, per energia e beni di consumo, e negativi, per beni intermedi e beni strumentali. Nello stesso periodo, l’import registra un incremento congiunturale del 7,4%, dovuto alla crescita degli acquisti di energia (+24,8%) e beni di consumo non durevoli (+13,5%). A novembre 2021, l’export cresce su base annua del 13,3%. L’aumento, diffuso a tutti i raggruppamenti, è particolarmente elevato per energia (+187,4%). L’import segna una crescita tendenziale del 37,7%, anch’essa estesa a tutti i raggruppamenti e molto sostenuta per energia (+171,6%). La stima del saldo commerciale a novembre 2021 è pari a +4.210 milioni, in calo rispetto a novembre 2020 (+6.626). Aumenta invece l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +8.092 milioni per novembre 2020 a +8.132 milioni per novembre 2021).
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