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Unimpresa: conti e depositi italiani sfiorano 2.000 miliardi

Analisi del Centro studi dell’associazione: la pandemia ha fermato consumi e investimenti facendo crescere di quasi 100 miliardi complessivi i risparmi delle famiglie e le riserve delle aziende. Sui conti correnti 1.384 miliardi, con un saldo positivo di 147 miliardi su base annua.

Mercato e Lavoro
Consumi al palo e zero investimenti, negli ultimi 12 mesi, a causa della pandemia: con quasi 60 miliardi aggiuntivi accumulati dalle famiglie e quasi 53 miliardi nelle casse delle aziende, la massa di risparmi degli italiani corre verso quota 2.000 miliardi di euro.
Durante l’ultimo anno, in piena emergenza Covid, le riserve degli italiani sono aumentate di oltre quasi 100 miliardi (+5%), dai 1.898 miliardi di maggio 2020 ai 1.996 miliardi di maggio 2021. L’impennata sarebbe stata ancora più vistosa se non si fosse assistito al crollo della liquidità dei fondi d’investimento, scesa di oltre 30 miliardi (-8%).
È cresciuta la liquidità sui conti correnti, con il saldo totale arrivato a 1.384 miliardi, in aumento di oltre 147 miliardi (+12%) in 12 mesi. Le aziende hanno sostanzialmente fermato gli investimenti e hanno così accumulato ingenti risorse: i loro salvadanai sono saliti di quasi 54 miliardi (+16%), arrivando a oltre 387 miliardi; mentre quelli delle famiglie sono cresciuti di circa 54 miliardi (+5%), arrivando a 1.130 miliardi e quelli delle imprese familiari hanno registrato un saldo positivo di 7 miliardi (+10%), fino a 78 miliardi.
Questi i dati principali di un’analisi del Centro studi di Unimpresa sulle riserve delle famiglie e delle aziende italiane, secondo la quale sui depositi vincolati ci sono 13 miliardi in meno (-6%), mentre i pronti contro termine sono calati di 42 miliardi (-30%) a quota 97 miliardi: due segnali che mostrano come famiglie e aziende preferiscono avere risorse finanziarie sempre disponibili, abbandonando forme di risparmio meno liquido.
«Per il futuro del Paese sarà decisivo un ingrediente impercettibile, ma fondamentale: la fiducia, essenziale per far ripartire consumi e investimenti. Bisogna averne tanta e credere nelle potenzialità delle nostre attività d’impresa, puntare quotidianamente sulla bontà dei progetti. È necessario continuare a investire, guardare con intelligenza alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, che non devono rappresentare una mera occasione di riduzione dei costi aziendali, non devono essere scorciatoie per facili guadagni; l’innovazione, le tecnologie e il digitale devono essere occasioni per sviluppare nuovi prodotti e servizi oppure per migliorare quello che già facciamo; devono essere occasioni da sfruttare per guardare avanti sempre con una prospettiva di crescita e progresso» commenta il presidente onorario di Unimpresa,  Paolo Longobardi. «I fondi europei del Recovery fund non vanno sprecati e il governo dovrà vigilare affinché non ci siano sprechi e perché il malaffare stia lontano da questa partita» aggiunge Longobardi. 
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