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Inps: nei primi 8 mesi pesante effetto covid su assunzioni, -35%

Secondo i dati dell’Osservatorio Inps sul precariato gennaio-agosto 2020 le trasformazioni segnano -32%. Frenano le cessazioni (-21%).

Mercato e Lavoro
Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi otto mesi del 2020 sono state 3.305.000. Rispetto allo stesso periodo del 2019 la contrazione risulta molto forte (-35%) per effetto dell’emergenza legata alla pandemia Covid-19 con le conseguenti restrizioni a partire da marzo (chiusura delle attività non essenziali, limitazioni della mobilità individuale) e la conseguente caduta della produzione e dei consumi. Tale contrazione, particolarmente negativa nel mese di aprile (-83%), è risultata progressivamente attenuarsi, in corrispondenza dell’allentamento delle misure restrittive, scendendo sotto il 20% sia in luglio che in agosto. Lo dicono i dati dell’Osservatorio Inps sul precariato gennaio-agosto 2020.
Il calo ha riguardato tutte le tipologie contrattuali, risultando però particolarmente accentuato per le assunzioni con contratti di lavoro a termine (intermittenti, somministrati, a tempo determinato).
Le trasformazioni da tempo determinato nel periodo gennaio-agosto 2020 sono risultate 336.000, anch’esse in flessione rispetto allo stesso periodo del 2019 (-32%; - 29% per il mese di agosto); è però da ricordare che, nel corso del 2019, il volume delle trasformazioni era risultato eccezionalmente elevato (712.000) anche per effetto delle modifiche normative dovute al “Decreto dignità”. Le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo risultano invece per il periodo gennaio-agosto 2020 ancora in crescita (+11% sul corrispondente periodo 2019).
Le cessazioni nel complesso sono state 3.330.000, in forte diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-21%). Tale diminuzione è stata particolarmente accentuata per i contratti a tempo indeterminato e di apprendistato nel periodo marzo- agosto (rispettivamente -35% e -28% sullo stesso periodo dell’anno precedente) per effetto anche dell’introduzione il 17 marzo (DL n. 18, 2020, “CuraItalia”) e la successiva riconferma (DL n. 34, 2020, “Rilancio”) del divieto di licenziamento per ragioni economiche. Tale divieto è stato riconfermato anche dal DL n. 104, 2020, “Agosto”, con qualche marginale attenuazione (in particolare è consentito il licenziamento in caso di cessazione dell’azienda). Assai significativa anche la contrazione dei rapporti disomministrazione (-33% nel periodo marzo-agosto sul corrispondente periodo 2019).
Il Covid 19 ha determinato anche la contrazione dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO): ad aprile essa risultava pari al – 78%; nei mesi successivi si è progressivamente attenuata fino al -10% di agosto (15.300 lavoratori impegnati contro 17.000 ad agosto 2019). L’importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva risulta ad agosto pari a 285 euro, in crescita rispetto all’anno precedente.
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