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Banche, Unimpresa: boom prestiti imprese, ma è allarme sofferenze

Rapporto del Centro studi: i finanziamenti bancari di medio-lungo periodo alle aziende sono cresciuti di 59 miliardi negli ultimi 12 mesi. Tuttavia, la crisi economica potrebbe rallentare i rimborsi delle rate e far accumulare crediti marci sui bilanci degli istituti, oggi a quota 65 miliardi.

Mercato e Lavoro
"Prestiti di medio-lungo periodo alle imprese aumentati di quasi 60 miliardi di euro su base annua (+13%), ma c’è il rischio di una crescita esponenziale per i crediti marci delle banche italiane. L’aumento improvviso dei prestiti alle aziende, accumulato in una fase di ciclo economico negativo, infatti, potrebbe alimentare – nei prossimi mesi, quando i finanziamenti cominceranno a non essere restituiti regolarmente – una nuova ondata di sofferenze sui bilanci degli istituti di credito. Tale impennata delle sofferenze, inoltre, potrebbe produrre effetti negativi sui conti statali, se si considera che la maggior parte delle nuove erogazioni è stata favorita dalle garanzie dello Stato e proprio sulle finanze pubbliche potrebbero rivalersi le banche, quando i nuovi finanziamenti non saranno rimborsati dalle imprese".  
Lo segnala il Centro studi di Unimpresa nel rapporto mensile sul credito, secondo il quale le rate non pagate, complessivamente, da famiglie e imprese, ammontano, a settembre 2020, a oltre 65 miliardi, in calo di 21 miliardi rispetto al 2019. Tuttavia, gli “arretrati” potrebbero tornare a salire rapidamente: preoccupa la crescita repentina dei prestiti, legata soprattutto alle garanzie statali introdotte dal governo col decreto liquidità ad aprile scorso, per far fronte all’emergenza Covid-19. 
Secondo il rapporto del Centro studi di Unimpresa, i finanziamenti di lungo periodo (oltre 5 anni) sono saliti di 42,1 miliardi (+14,99%), passando da 281,2 miliardi a 323, 3 miliardi, mentre quelli di medio periodo (fino a 5 anni) sono cresciuti di 16,9 miliardi (+10,68%), da 158,5 miliardi a 175,4 miliardi, mentre si è registrata una contrazione di 36 miliardi (-17,59%) di quelli a breve periodo (fino a 1 anno), scesi da 205,2 miliardi di settembre 2019 a 169,1 miliardi di settembre 2020. In totale, lo stock di impieghi alle aziende è salito di 22,9 miliardi (+3,56%) passando da 644,9 miliardi a 667,9 miliardi; se si prendono in considerazione i soli finanziamenti a medio-lungo periodo, la crescita, negli ultimi 12 mesi, è stata pari a 59,1 miliardi (13,43%) da 439,7 miliardi a 498,8 miliardi.
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