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Congiuntura Confcommercio: turismo, ristorazione e tempo libero non coinvolti dal recupero del Pil

Confcommercio: "La recrudescenza della pandemia in Europa sta portando molti Paesi a mettere in atto misure di contenimento, che seppure di entità più limitata rispetto a quanto fatto in primavera, rischiano di minare la ripresa internazionale con particolare riguardo ai più prossimi partner commerciali, come, appunto, l’Italia".

Mercato e Lavoro
"Dopo un terzo trimestre caratterizzato da un forte recupero (+10,6% rispetto al secondo quarto dell’anno), sebbene meno intenso rispetto alle previsioni contenute nella NaDEF (+13,6%), il quarto si apre all'insegna di una rinnovata e profonda incertezza alimentata dalla dinamica dei contagi. In ogni caso, appare ormai evidente che uno specifico problema della congiuntura italiana sia la mancata diffusione della ripresa ad alcuni importanti settori, tra cui quello della convivialità e del turismo in senso lato" lo scrive Confcommercio presentando i risultati di settembre 2020 dell’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC).
"Nel confronto annuo l'ICC di settembre si conferma in territorio negativo, seppure in miglioramento rispetto ad agosto. Permangono forti differenze nelle dinamiche delle singole voci di spesa, con uno stato di estrema debolezza per molti dei settori dei servizi. I modesti recuperi messi in atto nei mesi estivi hanno solo attenuato riduzioni che, nel caso del turismo, dei trasporti e delle funzioni legate al tempo libero, sfiorano o superano il 50% nel confronto annuo".
"Un’evoluzione meno asfittica dei consumi, associata a miglioramenti produttivi ed occupazionali nel trimestre luglio-settembre e a un recupero della fiducia delle famiglie e delle imprese, ha comunque consolidato la ripresa del Pil per il quale, dopo il rimbalzo del terzo trimestre, rivisto leggermente al rialzo, si stima ad ottobre un incremento dello 0,9% congiunturale che si traduce in una decrescita su base annua del 5,1%.In questo contesto di graduale miglioramento si inseriscono le incognite sulle prospettive a breve". 
"Nel mese di agosto la produzione industriale ha avuto un significativo rimbalzo (+7,7% congiunturale al netto dei fattori stagionali) registrando un sostanziale ritorno ai livelli dello stesso mese del 2019 (-0,2% su base annua). Anche sul versante degli occupati è proseguita la fase di recupero con un +0,4% rispetto al mese precedente. Nel confronto annuo, però, il dato rimane negativo: -1,8%. Il sentiment delle imprese del commercio al dettaglio è migliorato anche nel mese di settembre (+3,3% rispetto al mese precedente), sebbene resti ancora molto lontano dai livelli pre-Covid (-9,2% la variazione tendenziale). Considerando le variabili appena descritte, si stima per il mese di ottobre una crescita congiunturale del Pil, al netto dei fattori stagionali, dello 0,9% pari ad una riduzione tendenziale del 5,1%. Nel complesso del terzo trimestre la stima del Pil è rivista al rialzo con una crescita congiunturale del 10,6% e una riduzione del 9,3% nel confronto annuo" conclude Confcommercio.
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