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Osservatorio Confimprese-EY: consumi in leggera ripresa

L’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento e non food elaborato da Confimprese-EY registra una leggera ripresa rispetto ai dati allarmanti di luglio e segna -11,9% ad agosto 2020 vs 2019 e -22,8% nell’ultimo trimestre (giugno, luglio, agosto).

Mercato e Lavoro
Nel mese di agosto si allenta la morsa che aveva stretto in una spirale drammatica le vendite nel post lockdown e arriva qualche segno di ripresa con una chiusura a totale mercato del -11.9%. Un risultato migliore rispetto al -28% registrato in luglio e al -27% dei primi sette mesi sullo stesso periodo 2019, in buona parte dovuto al posticipo dei saldi in agosto, che non è, comunque, stato sufficiente a riequilibrare i fatturati sul progressivo. Il totale dell’ultimo trimestre (giugno, luglio, agosto) segna -22,8%. 
Queste le principali evidenze registrate dall’Osservatorio permanente Confimprese-EY, che non devono però fare abbassare la guardia, in quanto la vera cartina di tornasole saranno i prossimi mesi con la ripresa delle attività scolastiche, la fine della cassa integrazione, le incognite sul recovery fund e l’incertezza del futuro, che potrebbero portare a una nuova ondata negativa sia in termini sanitari sia economici.  
Agosto fa segnare anche un netto recupero nell’abbigliamento e accessori con -7% rispetto al -30% di giugno e luglio, grazie come già accennato ai saldi e a una maggiore mobilità degli italiani durante le ferie. Questo permette alla categoria peggio performante durante il lockdown (marzo-maggio 2020 con -83%) di recuperare in parte grazie ad agosto attestandosi al -23,7% sull’ultimo trimestre. Il progressivo sull’anno rimane comunque pesantissimo con un -38%. Segni di solo parziale recupero che non si vedono sulla ristorazione, dove il mese di agosto segna -21,3%,migliorativo rispetto al -30% di giugno a luglio. L’ultimo trimestre si chiude a -27,2%. Il bilancio degli ultimi 6 mesi è complessivamente di -54% e sull’anno di -40%.
 Il non food, che include entertainment, ottica, arredo casa e oggettistica, contiene la flessione a -13,3% in agosto e chiude l’ultimo trimestre a -10%. Da tenere presente che durante il lockdown di marzo-maggio il non food aveva registrato -70%. Il dato sugli ultimi 6 mesi è di -38% e sul progressivo annuo di -29%, circa 10 punti percentuali meglio del resto delle categorie.    
Continua la grande difficoltà del canale travel dove il mese registra -52%, che porta il trimestre a -65% e gli ultimi 6 mesi a -77%. Il progressivo annuo chiude a -62%.  
«Registriamo un primo mese con qualche segnale positivo o meglio di rallentamento della decrescita – spiega MarioMaiocchi, direttore Centro studi Confimprese –. Ma questi risultati derivano in gran parte dal posticipo dei saldi e quindi con mero shift temporale. Permane una profondissima crisi nel canale travel, che a questo punto richiede urgenti riflessioni a livello di filiera per il supporto degli operatori. Molti lavoratori sono ancora in smart working e questo, insieme al calo dei viaggi di lavoro ed ai turisti stranieri, determina la desertificazione di stazioni e aeroporti. È necessario intervenire sulla mobilità, altrimenti il comparto rischia il collasso».
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