Le imprese potranno presentare i progetti entro l'11 settembre 2020. La proposta di un secondo IPCEI sulla Microelettronica è stata condivisa dalla Germania, che ha assunto dal 1 luglio 2020 la Presidenza del Consiglio dell’Unione europea, con gli Stati membri.
Entro l'11 settembre 2020 le imprese potranno manifestare il proprio interesse per
un secondo Importante Progetto di Interesse Comune Europeo (IPCEI) sulla microelettronica. È quanto prevede il bando pubblicato dal Ministero dello Sviluppo economico che disciplina le modalità e i criteri con cui dovranno essere indicati l'ubicazione dell'investimento, i costi ammissibili, le caratteristiche principali, nonché la data di inizio e di fine del progetto.
Questo secondo IPCEI sulla microelettronica avrebbe l’obiettivo, condiviso dalla Presidenza tedesca di turno della Ue con gli Stati membri,
di aumentare la sicurezza e la sostenibilità della componentistica microelettronica in Europa favorendo l’integrazione e la produzione di soluzioni a supporto dell'industria europea attraverso nuove tecnologie 5G e 6G, nuovi algoritmi di sicurezza dei sistemi di telecomunicazione e nuove attrezzature e processi di alta qualità da produrre in Europa.
Il progetto proposto dall'impresa potrà essere finanziato dalle autorità italiane solo se entrerà a far parte di un IPCEI nell'ambito di questa iniziativa, e
in ogni caso ove considerato di rilevante interesse nazionale. L'aiuto potrebbe in tal caso raggiungere il 100% dei costi ammissibili.
L'azienda interessata a partecipare a questo secondo IPCEI deve far parte della Catena strategica di valore – CSV - microelettronica (dalle materie prime necessarie per la fabbricazione del prodotto al riciclaggio dello stesso) per una produzione industriale innovativa e rispettosa dell'ambiente in Europa. Deve proporre un progetto d'investimento in Italia. In particolare, il progetto
riguarderà congiuntamente la R&S e la prima fase di sviluppo industriale di nuove tecnologie sviluppate nell'ambito dell'IPCEI.
"Investire nei progetti IPCEI sulle catene di valore del futuro, è uno dei pilastri centrali della strategia di sviluppo portata avanti dall'Italia insieme agli altri Stati membri della Ue", ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo economico
Stefano Patuanelli.
"L'obiettivo è quello di favorire la crescita economica nazionale ed europea, attraverso una maggiore competitività delle imprese e l’applicazione delle nuove tecnologie ai processi produttivi in settori strategici quali la microelettronica, le batterie e l’idrogeno.”
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