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Osservatorio Credito Covid-19 di Confartigianato: grave problema di liquidità per imprese

Le tensioni sulla liquidità nelle MPI nella 2° edizione dell’Osservatorio Credito Covid-19. Migliora l’atteggiamento delle banche, in particolare nella concessione di sospensione o allungamenti.

Mercato e Lavoro
La forte riduzione dei ricavi conseguente agli shocks simultanei di domanda ed offerta registrati nel corso della crisi Covid-19 sta ripercuotendo sul sistema delle imprese una crisi di liquidità di intensità che non ha precedenti. Per monitorare le condizioni del rapporto tra imprese e sistema bancario, l’Osservatorio Credito Covid-19, giunto alla 2a rilevazione di giugno 2020, ha valorizzato, mediante una specifica indagine qualitativa, le opinioni di un panel di esperti del sistema Confartigianato.
Le richieste delle imprese durante la crisi, in relazione all’accesso al credito, registrano una frequenza straordinaria per la consulenza (54% degli esperti intervistati), per liquidità per scorte e capitale circolante (43%), per moratoria legale del DL 18/2020 Cura Italia (42%) e per moratoria (29%). All’opposto, richieste delle imprese con una frequenza al di sotto del normale per gli investimenti sono segnalate da otto esperti intervistati su dieci (84%). Il maggiore saldo positivo – differenza tra indicazioni di frequenza straordinaria ed elevata e indicazioni di una frequenza normale o al di sotto del normale – per la richiesta di liquidità per scorte e capitale circolante (+88) seguita da concessione della moratoria legale del DL 18/2020 Cura Italia e da consulenza (per entrambi pari a +85); all’opposto si registra il massimo saldo negativo per gli investimenti (-100).
Rispetto alla precedente rilevazione di aprile dell’Osservatorio, si accentuano i segnali di crisi di liquidità delle MPI: deciso aumento di 76 punti percentuali per il saldo relativo alla richiesta di liquidità per scorte e capitale circolante, mentre persiste la debolezza della domanda per investimenti. 
La rilevazione di giugno 2020 dell’Osservatorio evidenzia segnali di miglioramento dell’atteggiamento delle banche, in particolare nella concessione di sospensione o allungamenti; nella determinazione dell’atteggiamento dilatorio diminuiscono i fattori di incertezza legati alla crisi, ma salgono quelli connessi alle complessità organizzative e normative.
Si conferma l’attenuata presenza di condizioni restrittive, con un segnale di peggioramento sulla richiesta di maggiori garanzie. Persistono condizioni negative, e in peggioramento, in relazione alle mancate risposte alle richieste delle imprese.
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