Ad aprile la diminuzione dell’occupazione è dell’1,2% ed è generalizzata: coinvolge donne (-1,5%), uomini (-1,0%), dipendenti (-1,1%) pari a -205mila), indipendenti (-1,3%).
Gli effetti dei due mesi di lockdown sono pesanti, come esaminato nel 5° report Covid-19 ‘
Il difficile transito nella ‘fase 2’ pubblicato dall’Ufficio Studi di Confartigianato.
Tra febbraio e aprile gli
occupati, al netto della stagionalità, scendono di 398 mila unità, un ritmo di 6.523 occupati in meno al giorno, e pari ad un calo cumulato nel bimestre dell’1,7%.Mentre tiene il lavoro
dipendente permanente (-29 mila unità, pari al -0,2%) grazie ad ammortizzatori sociali e divieto di licenziamento, nei due mesi in esame il lavoro
dipendente a termine perde 272 mila occupati, il 9,3% in meno. Pesanti effetti anche sul
lavoro indipendente che perde quasi centomila occupati (-97 mila, pari al -1,8%), dinamica sui cui influisce anche la forte
riduzione delle nuove imprese.
Nel bimestre in esame il
tasso di occupazione scende di 1 punto, una intensità doppia rispetto i due precedenti peggiori cali: -0,4 punti tra luglio e settembre 2009 e -0,5 punti tra novembre 2012 e gennaio 2013.
Sul fronte del lavoro, nelle scorse settimane
Confartigianato ha sollecitato misure tempestive per arginare le conseguenze della crisi sulle MPI, evidenziando la necessità la massima
semplificazione di ogni nuova misura in materia di lavoro e l’eliminazione dei vincoli e delle limitazioni agli strumenti di buona flessibilità.
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