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Occupazione: nel IV trimestre aumenta il lavoro a tempo indeterminato

Il lavoro indipendente, secondo la Rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat, torna a diminuire in termini congiunturali (-33 mila occupati, -0,6%) e prosegue il calo su base annua (-38 mila occupati, -0,7%).

Mercato e Lavoro
L’Istat, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l’Inps, l’Inail e l’Anpal pubblicano oggi in contemporanea sui rispettivi siti web la Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione relativa al quarto trimestre 2019.
Nel quarto trimestre 2019 l’input di lavoro misurato in termini di Ula (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) diminuisce dello 0,2% sotto il profilo congiunturale e cresce dello 0,1% su base annua; l’occupazione risulta invece stabile rispetto al trimestre precedente e in aumento su base annua.
L’andamento del quadro occupazionale si è sviluppato in una fase di ulteriore indebolimento della dinamica dell’attività economica che, nell’ultimo trimestre, segna una diminuzione congiunturale dello 0,3% del Pil; il tasso di occupazione destagionalizzato è pari al 59,2%, con una variazione nulla in confronto al trimestre precedente.
Prosegue la crescita tendenziale dell’occupazione dipendente in termini sia di occupati (+1,0%, Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro) sia di posizioni lavorative riferite ai settori dell’industria e dei servizi (+1,6%, Istat, Rilevazione Oros).
Lo stesso andamento si riscontra nei dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali tratti dalle Comunicazioni obbligatorie (CO) rielaborate (+367 mila posizioni lavorative nel terzo trimestre 2019 rispetto al terzo del 2018, e in quelli dell’Inps- Uniemens riferiti alle sole imprese private (+316 mila posizioni lavorative al 30 settembre 2019 rispetto al 30 settembre 2018). L’aumento tendenziale delle posizioni lavorative dipendenti interessa le imprese di tutte le dimensioni.
Nel quarto trimestre la crescita congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti, sebbene rallentata, continua a riguardare le posizioni a tempo indeterminato (+95 mila rispetto a +106 nel terzo, +130 mila nel secondo e +196 mila nel primo trimestre 2019) mentre quelle a tempo determinato tornano ad aumentare lievemente (+4 mila) dopo tre trimestri di calo. Queste tendenze continuano ad essere influenzate dal forte numero di trasformazioni a tempo indeterminato (+162 mila). L'incidenza delle trasformazioni sul totale degli ingressi a tempo indeterminato (attivazioni e trasformazioni) sale dal 22,8% del terzo trimestre 2019 all'attuale 23,4%.
La crescita congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti sulla base delle CO, sebbene rallentata, continua a riguardare le posizioni a tempo indeterminato (+95 mila rispetto a +106 nel terzo, +130 mila nel secondo e +196 mila nel primo trimestre 2019) mentre quelle a tempo determinato tornano ad aumentare lievemente (+4 mila) dopo tre trimestri di calo. Queste tendenze continuano ad essere influenzate dal forte numero di trasformazioni a tempo indeterminato (+162 mila). L'incidenza delle trasformazioni sul totale degli ingressi a tempo indeterminato (attivazioni e trasformazioni) sale dal 22,8% del terzo trimestre 2019 all'attuale 23,4%.
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