Un nuovo studio rivela le possibili riduzioni dei costi energetici se si traslassero in cloud posta elettronica, CRM e software di produttività
Un recente
studio realizzato dal Lawrence Berkeley National’s Computational Research Development (CRD) Laboratory a da Environmental Energy Technologies (EETD) dimostra come l’infrastruttura cloud possa contribuire in modo determinante al risparmio energetico e alla riduzione di emissioni di CO2.
Lo studio, sponsorizzato da Google, evidenzia come negli Stati Uniti il cloud sia in grado di generare un risparmio di 23 KWH, energia sufficiente a rifornire la domanda annua di elettricità di una città come Los Angeles, soltanto se si traslassero in cloud applicazioni di posta elettronica, CRM e software di produttività. Significa, affermano i ricercatori, ottenere un risparmio in una percentuale dell’ordine dell’87%.
Lo studio ha contribuito a definire un modello in grado di dare alle aziende la possibilità di comparare i costi energetici delle attuali infrastrutture di data center con quelli teorici di un’infrastruttura cloud.
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