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Congiuntura Confcommercio: l'economia resta bloccata

Nel confronto con agosto del 2018 il segmento più dinamico si conferma quello relativo ai beni per l'ICT che continuano ad evidenziare tassi di crescita particolarmente sostenuti.

Mercato e Lavoro
"Sono ancora le famiglie attraverso i consumi a mantenere sopra lo zero il tasso di variazione del PIL. Non un grande impulso, certo, ma dopo un pessimo mese di maggio, causa meteo, giugno mostra un rimbalzo anche nelle vendite al dettaglio". A dirlo sono i dati del'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC).
"Nel complesso il confronto tendenziale resta favorevole per via di livelli particolarmente depressi l'anno scorso. Queste dinamiche vengono replicate per il PIL: +0,1% la previsione della variazione congiunturale per il terzo quarto che implica +0,2% tendenziale. Non si conferma, quindi, uno scenario recessivo. Piuttosto, l'economia resta del tutto bloccata. Un risultato profondamente insoddisfacente. Nessun miglioramento in prospettiva di breve termine. Il 2019 probabilmente chiuderà a +0,1%" continua l'esame dell'ICC. 
"Dopo un giugno sostanzialmente positivo i principali indicatori sono tornati ad evidenziare dinamiche meno favorevoli, segnalando un avvio problematico del terzo trimestre. A luglio la produzione industriale è tornata a ridursi dello 0,7% congiunturale e dello 0,5% su base annua. L'occupazione del mese di luglio ha mostrato una leggera contrazione (-0,1%) rispetto al mese precedente, pur risultando in crescita (0,8%) nel confronto annuo.I segnali del permanere di una situazione di debolezza dell'economia sono stati confermati ad agosto dall'ulteriore riduzione della fiducia di famiglie e imprese. La contrazione per il sentiment delle famiglie è stata dell'1,2% congiunturale, mentre per le imprese la flessione è stata del 2,3%. Su base annua il tendenziale di entrambi gli indicatori ha continuato a ridursi fortemente con -2,8% per le famiglie e -4,4% per le imprese" .
"Ad agosto 2019 l'ICC ha mostrato, nel confronto annuo, un aumento dello 0,4%, in deciso rallentamento rispetto al bimestre precedente. Il dato dell'ultimo mese è derivato da una crescita dello 0,8% della domanda per i servizi e dello 0,2% per i beni. Nel confronto con agosto del 2018 il segmento più dinamico si conferma quello relativo alla spesa effettuata dalle famiglie per i beni e i servizi per le comunicazioni (+6,3%), al cui interno i beni per l'ICT continuano, nonostante la minore dinamicità degli ultimi mesi, ad evidenziare tassi di crescita particolarmente sostenuti" conclude l'ICC.
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