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Il parere di R1

Risponde Giancarlo Stoppaccioli, President & Founder di R1 Group 

Mercato e Lavoro
D. - Dal vostro punto di vista, come considerate sia cambiato in generale il ruolo del System Integrator all'interno delle strategie di digitalizzazione delle imprese clienti? 
R. - Il mercato ci dice che proseguono gli investimenti nella digitalizzazione, continua il passaggio verso un modello Pay per use mentre il Software as a Service (SaaS) spinge la crescita in quasi tutti i segmenti software. Il ruolo del System integrator è quello di accompagnare i propri interlocutori nella trasformazione digitale attraverso la proposizione di soluzioni e prodotti innovativi ed efficaci. R1 Group continua infatti la vendita nell’hardware, nei servizi on premise, perché c’è una fascia di clienti che ancora ha difficoltà a lasciare il tradizionale modello di infrastruttura. E contemporaneamente offre servizi as a Service che vengono venduti in modalità locazione, sia operativa sia finanziaria, proprio per rispondere a ogni esigenza. Sviluppiamo molti progetti di cloud ibrido, lavorando sullo sviluppo agile, grazie anche a una struttura di circa un centinaio di figure tecniche. 

D. - Più in dettaglio, quali sono i principali elementi di valore che oggi un System Integrator può portare alle aziende? 
R. - Dato per certo che si imporrà la tecnologia fornita come servizio e che la soluzione canoni ricorrenti è il trend che condizionerà il mercato, c’è un ripensamento più generale che le aziende devono fare per rivedere i loro processi interni, che non passano più dall’acquisto one shot. Un System Integrator oggi deve essere dunque capace di consigliare e seguire la digitalizzazione dei processi dei propri clienti a partire dalla dematerializzazione e conservazione digitale dei documenti fino alla trasformazione digitale degli archivi, dall’identificazione del rapporto tra sicurezza informatica e privacy fino alla fornitura di un adeguato piano di piano di sicurezza informatica. Sostanzialmente, il System Integrator oggi deve adottare un approccio consulenziale, per capire e interpretare il business dei propri clienti e riuscire a dare valenza all’offerta in termini di market share. È necessario, per questo, un confronto con il CMO, il CFO e il CISO, perché tutte le figure sono coinvolte nel più generale quadro di trasformazione aziendale che condiziona il business. 

D. - Quanto conta oggi, per un System Integrator, la capacità di fare scouting di nuove tecnologie e di nuovi vendor da portare sul proprio mercato?
R. - Il nostro lavoro implica un rapporto importante e strategico con l’ecosistema. Avere partner affidabili e relazioni stabili con i brand principali sul mercato, ci consente di rispondere in maniera proattiva, con puntualità e flessibilità alle richieste. Nella definizione delle strategie di vendita dell’azienda siamo infatti particolarmente attenti a gestire la proposizione dei servizi verticali delle società del Gruppo e dei partner stessi con cui collaboriamo, proprio per offrire soluzioni che diano ai nostri clienti una buona soddisfazione e una grande sicurezza. Siamo convinti che abbinando la capillarità di diffusione alla qualità e al valore di servizi, sia possibile riuscire a interpretare con soddisfazione le esigenze delle aziende. Vogliamo essere advisor per i nostri clienti per garantirci credibilità e fiducia. Perché intraprendere importanti progetti di integrazione di sistemi e di tecnologie, che combinano le soluzioni e i prodotti dei partner con il valore della progettazione e il know-how tecnico dell’azienda, è l’unica via al successo che conosciamo. 
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