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Industria: lieve calo per i prezzi alla produzione

Prezzi produzione industria -0,5% su mese, +4,1 su anno. L’unica variazione negativa nella manifattura si registra nel settore della fabbricazione dei computer (-0,7%).

Mercato e Lavoro
A dicembre 2018 l'Istat stima una contenuta flessione congiunturale (-0,5%) dell’indice dei prezzi alla produzione dell’industria cui si associa una sostenuta crescita (+4,1%) su base annua.
Sul mercato interno i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dello 0,6% su novembre e aumentano del 5,2% su base annua. Al netto del comparto energetico la dinamica congiunturale è stazionaria e si stima un incremento tendenziale più contenuto (+0,9%).
Sul mercato estero la dinamica congiunturale è nulla, sintesi di una variazione positiva (+0,1%) per l’area euro e di una variazione negativa (-0,1%) per quella non euro. Su base annua si registra un aumento dell’1,2% (+1,2% per l’area euro, +1,1% per l’area non euro).
Nel quarto trimestre del 2018 si stima un incremento dei prezzi alla produzione nell’industria dell’1,1% sul trimestre precedente; la dinamica congiunturale dei prezzi cresce sul mercato interno (+1,6%) mentre rimane invariata su quello estero.
Per il mercato interno le variazioni tendenziali positive più significative si rilevano per le industrie tessili (+1,7%), per l’industria del legno (+1,6%) e per il settore dei prodotti chimici (+1,4%); l’unica variazione negativa nella manifattura si registra nel settore della fabbricazione dei computer (-0,7%). Sul mercato estero, per l’area euro, le variazioni positive più ampie si registrano nel settore dei prodotti petroliferi raffinati (+16,9%), per l’industria del legno (+3,2%) e per le altre industrie manifatturiere (+3,1%); mentre le variazioni negative maggiori si rilevano nel settore dei mezzi di trasporto (-0,7%), in quello delle apparecchiature elettriche (-0,6%) e nei prodotti farmaceutici (-0,4%). Per l’area non euro le variazioni positive più significative si registrano nei settori dei prodotti chimici (+4,5%), della metallurgia (+4,0%) e dell’industria del legno (+3,2%); in lieve flessione i settori dei prodotti farmaceutici, delle apparecchiature elettriche e dei mezzi di trasporto (-0,8%).
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