Banchieri, Presidente nazionale di Fiepet: “Settore che coniuga tradizione e nuove tecnologie ed attira turismo. Ma serve più attenzione, a partire da formazione e semplificazione”.
Tradizione ed innovazione.Sebbene la tradizione enogastronomica italiana continui a rivestire un ruolo centrale nella filosofia dei pubblici esercizi, il settore è tra i più aperti all’innovazione. Nell’ultimo anno il 76% delle attività ha effettuato almeno un investimento innovativo, 9 imprese su 10 sono attive su social o travel network e dotate di un sito dedicato, ed il 22% è segnato a piattaforme di prenotazione e delivery di nuova generazione, come Foodora, The Fork e Quandoo.
È quanto è emerso da“Il Pubblico Esercizio ambasciatore della società 4.0”, ilconvegno organizzato da Fiepet, l’associazione dei pubblici esercizi Confesercenti, in collaborazione con Confesercenti Roma in occasione della giornata finale di “Officine del Sapore”, la manifestazione dedicata all’enogastronomia ‘Made in Italy’ in programma dal 17 al 19 novembre a Roma presso il Palazzo dei Congressi all’Eur. L’evento, giunto quest’anno alla seconda edizione, è promosso da Fiepet, AEPER e dall’Associazione Italiana Gelatieri.
La propensione all’innovazione si lega ad una crescita veloce del settore: tra il 2012 e il 2017 le attività di ristorazione sono passate da 312 mila a 334 mila, un aumento di 22 mila unità che corrisponde a una media di circa 4 mila e 500 attività l’anno in più. E i dati del III trimestre 2018 confermano la buona performance: le attività di ristorazione arrivano a 338 mila.
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